Mi hanno fatto scoprire un sito interessante. L’ho scoperto perché, come avrete capito, mi piace parlare di video e di Unione Europea. Questo sito si definisce ‘L’emittente delle politiche europee’ e si chiama ViEUws.
Adesso penserete che sto per lanciarmi in un attacco frontale; invece no. Lasciatemi dire che sono veramente contenta che ci sia un sito così. Non mi stancherò mai di ripetere che il video è un ottimo strumento e che ammiro chi cerca di illustrare visivamente le storie politiche, anche se per lo più attraverso interviste. Quindi, non ho nessuna intenzione di commentare la qualità generale dei video del sito, perché questo non è il mio scopo. (Permettetemi sono di menzionare di sfuggita lo strano mix di sponsor privati - con i loro video-e video diciamo ‘istituzionali’. Però capisco: i soldi devono pur venire da qualche parte).
Quello di cui voglio parlare invece è l’intervista settimanale rilasciata dalla portavoce della Commissione europea, Pia Ahrenkilde Hansen. Questa serie di interviste si chiama PreviEUws ed è dedicata all’ agenda settimanale della Commissione europea, vale a dire ciò di cui l’UE si sta occupando questa settimana. Ottima idea, non trovate? Peccato però che a guardare le due persone sedute in quello studio, venga voglia di portare loro un fazzoletto, appoggiare una mano sulla spalla di lei e di dire ‘tiratevi un po’ su… presto sarà tutto finito
Date un’occhiata a quella di questa settimana:
Se si escludono alcuni rari momenti in cui la signora Ahrenkilde Hansen sembra che stia per iniziare a ridere in faccia all’intervistatore, per la maggior parte, si ha la sensazione che lei preferirebbe essere seduta sulla poltrona del dentista, mentre questi le rimuove senza anestesia il dente del giudizio! L’intervistatore, certo di grande esperienza (ho controllato sul sito), è un giornalista finlandese e fa le domande con una lentezza ed un entusiasmo tali che non stupisce che la portavoce preferisca il suo dentista! E questo mi fa arrabbiare, perché, come al solito, si è persa una buona occasione. Non mi immaginavo un video ‘virale’, visto dal grande pubblico pan-europeo, ma almeno un’ intervista capace di essere seguita da un pubblico già interessato a ciò che fa l’Unione europea. Il fatto che la portavoce della Commissione abbia dato la sua disponibilità e che abbia il tempo per un’intervista abbastanza lunga è buona cosa. Ma come renderla più incisiva e interessante? Ecco quattro piccoli suggerimenti.
1) Tanto per cominciare, non dovrebbe assolutamente essere più lunga di 5 minuti e 5 sono già tanti.
2) Le due persone dovrebbero essere sedute l’una più vicina all’altra, con tazze di caffè o bicchieri d’acqua appoggiati sul tavolo tra di loro – tavolo che ora è vuoto e triste.
3) Dopo avere esaminato bene l’agenda settimanale, bisognerebbe selezionare non più di 4 argomenti, forse anche meno (chiaramente con una certa flessibilità), e rispondere per ciascuno di questi argomenti , a tre domande chiave: che cosa sta facendo la Commissione? Che cosa vuol dire in pratica? E perché è importante? Ci potrebbero essere alcune domande supplementari, a seconda dell’argomento o come follow-up, ma queste dovrebbero essere più l’eccezione che la regola.
4) Le risposte dovrebbero essere poi montate in modo tale da trasmettere gravitas e rilevanza. Per questo forse si potrebbe usare una grafica semplice, anche per fare una pausa visiva, che metta in luce gli argomenti ed alcune parole chiave delle risposte.
Si tratta di piccoli cambiamenti poco costosi che potrebbero fare una grande differenza e trasformare quella che oggi è una buona idea in un buon prodotto. Buono e utile: per la Commissione, che avrebbe un modo di spiegare direttamente al pubblico quello che fa, per ViEUws che attirerebbe più persone – e possibili sponsor – verso il sito, e per il pubblico che sarebbe in grado di capire l’importanza del lavoro svolto dall’Unione Europea.
L’entusiasmo è contagioso ma si può trasmettere solo se c’è!