21.50 – Monti diffonde una lettera inviata ai colleghi premier: “Forme di flessibilità controllata fornirebbero agli Stati membri che si trovano nella parte preventiva del Patto di Stabilità lo spazio per accompagnare un programma credibile di risanamento dei conti pubblici con azioni mirate a sostegno dell’economia”. In sostanza, chi rispetta i patti dovrebbe essere autorizzato a lavorare un po’ sul deficit per fare investimenti per la crescita. “Una tale flessibilità – precisa – dovrebbe permettere di mobilitare maggiormente la quota di co-finanziamento nazionale per i fondi strutturali, in modo da sbloccare gli investimenti pubblici produttivi, per progetti in linea con le priorità concordate in sede UE”.
Il professore rivendica il lavoro fatto : “Nel 2013, sulla base delle ultime previsioni della Commissione, l’Italia raggiungerà il pareggio di bilancio in termini strutturali. Nel frattempo, ad alcuni Stati membri è stato invece concesso più tempo per raggiungere i loro obiettivi di bilancio. Di conseguenza, l’Italia ha riacquistato la fiducia dei mercati e degli investitori. I tassi di interesse sui titoli di stato sono scesi in modo significativo, rispetto al picco raggiunto nel novembre 2011 – anche se, a un ritmo più lento di quanto inizialmente previsto – al di sotto dei 250 punti base prima delle elezioni del 24-25 febbraio scorso (ora circa 320 pb). Malgrado le condizioni sfavorevoli, dovute all’incertezza che circonda ancora la soluzione della crisi nella zona euro, l’Italia non ha chiesto né una proroga per correggere il deficit di bilancio, né ha chiesto un’assistenza finanziaria da parte dell’UE o di un’altra organizzazione internazionale. Al contrario, l’Italia ha contribuito al sostegno finanziario di altri paesi dell’Unione europea in difficoltà”.
E poi il premier infine si accomiata dai colleghi:”Vorrei ringraziare il Presidente del Consiglio europeo e tutti voi per l’eccellente clima di lavoro che ho riscontrato nel corso di questo anno in cui ho partecipato al Consiglio”.
20.00 – I leader dell’Europa non devono sottovalutare le “implicazioni del risultato delle elezioni italiane”. È stato l’avvertimento del presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz nel suo intervento al vertice dei capi di Stato di governo. “Solo due settimane fa, il governo del primo ministro Mario Monti ha perso le elezioni in Italia” ha ricordato Schulz, “secondo cui “indipendentemente dalle convinzioni politiche unanimemente auspicavamo il successo di Mario Monti nel suo tentativo di ripristinare la fiducia nell’Italia e nell’economia italiana”. Schulz ha anche messo in guardia i leader europei che “una politica di austerità che aggrava la recessione non è economicamente razionale” e inoltre ha detto “le nostre politiche sono offensive per il senso di giustizia di molti cittadini”. Schulz che perciò sottolineato che “non è stato fatto abbastanza per alleviare la durezza delle misure di consolidamento fiscale”.
17.45 – “Siamo impegnati in una corsa sulla lunga distanza. Abbiamo fatto enormi progressi, scalato montagne che sembravano insormontabili. Siamo più vicini al traguardo che alla partenza”. Herman van Rompuy, un poco enfatico, nel suo discorso di apertura del Consiglio europeo.
16.40 – “La sola priorità è la crescita, con troppa rigidità c’è troppa disoccupazione”. L’ha detto il presidente francese Francois Hollande entrando al Consiglio europeo.
16.30 – “L’economia è ferma, dobbiamo concentrarci su una cosa, che è la lotta alla disoccupazione giovanile”. Angela Merkel dopo il vertice del Ppe ricorda che “ci siamo accordati su un patto per la crescita la scorsa estate” e adesso “dobbiamo riempirlo di vita”. “I soldi ci sono -dice – e devono andare alla gente, così che i giovani in Europa possano avere un lavoro e naturalmente dobbiamo fare qualcosa per essere competitivi”.
16.05 – “Bisogna che il consolidamento fiscale non fiacchi la crescita. Serve una flessibilità intellettuale e artigianale”, dice il premier lussemburghese Jean-Claude Juncker entrando al Consiglio.
13.00 – Il presidente del Consiglio, Mario Monti, è oggi a Bruxelles, “consapevole” di dover partecipare al suo ultimo vertice europeo. Così ha detto incontrando i giornalisti prima di recarsi al vertice del Partito popolare europeo che tradizionalmente precede il Summit, che inizierà alle 17.00. Questa sua affermazione suona un po’ come un auspicio, un messaggio di tranquillità verso i partner europei che chiedono che a Roma ci sia un governo al più presto. Il prossimo vertice europeo, lo ricordiamo, è fissato per metà maggio.
“Il governo italiano – ha detto Monti ai giornalisti, uscendo dalla sede del Consiglio europeo, dove ha passato la mattinata preparando il vertice con i diplomatici della Rappresentanza italiana presso l’Ue – ha avuto una presenza incalzante ai Consigli europei che si sono succeduti fino a oggi, e oggi è il momento di insistere sulla tempestiva, piena e puntale attuazione del ‘patto per la crescita’, deciso su spinta italiana al vertice Ue dello scorso giugno”.
Secondo il premier “è anche importante chiarire l’esigenza di proiettare verso il futuro e la crescita ogni atto economico scelto dall’Unione”. Monti ha insistito sul fatto che il modo più chiaro per lavorare verso la crescita “è rappresentato dagli investimenti, in particolare gli investimenti pubblici”. In Europa, ha ricordato Monti, “sono stati introdotti margini ragionati di flessibilità per la disciplina di bilancio, e chiederemo che sia possibile avvalersene. Credo, anzi sono certo che l’Italia sarà ascoltata, anche in futuro”.
“Il popolo italiano – ha sottolineato Monti – ha dimostrato fiducia nell’Europa nei fatti, al di là delle parole: ha saputo ritrovare da sé il riequilibrio delle finanze pubbliche che tanto preoccupava gli italiani, gli europei e il mondo, e ha posto una solida base per la crescita con le riforme strutturali. Inviterò i colleghi a riflettere, in positivo e in negativo, sul caso italiano, perché, al di là dell’importanza dell’Italia, si presta a riflessioni più generali”, ha concluso il presidente del Consiglio.