Eletto l’argentino Bergoglio, Schulz: “La scelta di un non europeo è un segno incoraggiante”
Barroso e Van Rompuy: “Gli auguriamo un Pontificato lungo per difendere pace e solidarietà”
Nel secondo giorno del Conclave e alla quinta votazione è arrivata la fumata bianca in Vaticano. Il nuovo Papa è Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, gesuita, 266 esimo Pontefice, il primo sudamericano, e per primo ha preso il nome di Francesco. E immediate sono arrivate le felicitazioni dell’Unione europea. “A nome dell’Ue, vogliamo trasmettere le nostre sincere congratulazioni per la sua elezione” hanno scritto in un comunicato congiunto il Presidente della Commissione europea e quello del Consiglio, José Manuel Barroso e Herman Van Rompuy.
“Vi auguriamo un Pontificato lungo e benedetto, che permetterà a vostra Santità e alla Chiesa Cattolica di difendere e promuovere i valori fondamentali della pace, della solidarietà e della dignità umana. Sono messaggi essenziali in un mondo che deve far fronte a numerose sfide e che è in una fase di cambiamento profondo” scrivono i presidenti. “Siamo convinti che sua Santità continuerà a promuovere con determinazione e forza il lavoro dei suoi predecessori, portando la popolazione mondiale e le religioni più vicini”.
Commentando l’elezione di Francesco, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha invece dichiarato: “Mi congratulo con il Cardinale Jorge Mario Bergoglio per la sua elezione al soglio pontificio. Auguro a Papa Francesco coraggio e forza”. “Il Pontefice ha l’opportunità di rinnovamento in un momento in cui la Chiesa cattolica deve affrontare numerose e importanti sfide importante” ha aggiunto Schulz secondo cui “il Papa offre guida, ispirazione e speranza a centinaia di milioni di credenti in tutto il mondo. La scelta di un papa al di fuori dell’Europa è un segno incoraggiante”. Per il Presidente del Parlamento “un nuovo impulso è necessario per far rivivere i valori fondamentali che sono alla base del cristianesimo, come la solidarietà, la pace tra le nazioni e i popoli, la tolleranza e il supporto ai più deboli e ai più poveri”. “Questi valori – ha concluso Schulz – sono necessari più che mai, in un mondo che rischia di essere travolto in una spirale di materialismo e disuguaglianza”.