Rimosso l’ultimo ostacolo per l’ingresso del Ventottesimo Stato membro dell’Unione
Dopo anni previsto rimborso ai cittadini per il crack dell’istituto durante la guerra in Yugoslavia
Raggiunto l’accordo tra Slovenia e Croazia per il risarcimento dei risparmiatori croati colpiti dal crack della Ljubljanska Banka, liquidata agli inizi degli anni Novanta durante la guerra dell’ex Jugoslavia. La Slovenia in questi decenni non ha mai rimborsato per il fallimento dell’istituto finanziario, dove erano depositati i risparmi di circa 130.000 cittadini croati per un importo complessivo di quasi 172 milioni di euro. I due Paesi, dopo anni di contenzioso, hanno raggiunto un accordo, i cui dettagli per il momento non saranno resi pubblici. L’intesa però c’è, e questo per Croazia e Unione europea è una buona notizia perché viene meno l’ostruzionismo sloveno all’ingresso del ventottesimo Paese membro. L’adesione della Croazia in Ue è prevista per luglio, ma il contenzioso sulla Ljubljanska Banka rappresentava un impedimento alla ratifica da parte del Parlamento sloveno, un “sì” fondamentale per l’allargamento, che necessita l’ok unanime.
Soddisfatto il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. “Voglio congratularmi con voi per aver deciso di firmare il protocollo d’intesa per la soluzione al problema della Ljubljanska Banka”, dice Van Rompuy nel comunicato rivolto ai primi ministri di Slovenia e Croazia, Janez Jansa e Zoran Milanovic. “Il vostro approccio costruttivo nella risoluzione dei problemi è un segno di maturità”, e l’auspico è che “possa servire da esempio per l’intera regione”. Il Presidente enfatizza l’importanza del risultato raggiunto: “Attraverso la scelta del dialogo, della tenacia e del compromesso, avete saputo voltare un’altra pagina della nostra unione”.
Renato Giannetti
Articoli correlati:
– Croazia e Slovenia fanno la pace,