Per il Commissario Malmstrom le storie di chi non c’è più devono essere condivise:
“Sono testimonianze forti, che in futuro possono impedire il ricorso alla violenza”
Fare sentire le loro voci, aiutarli a condividere le loro storie: storie persone che non ci sono più, di sopravvissuti o di familiari che ogni giorno devono combattere con il dolore di avere perso i propri cari a causa di “insensati atti di violenza”. Oggi l’Ue celebra la Giornata europea in memoria delle vittime del terrorismo, e lo fa garantendo che nessuno sarà dimenticato.
“Siamo uniti contro il terrorismo” ha assicurato il Commissario per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, “per assicurare che la memoria delle vittime sarà tenuta in vita”, per “diffondere un messaggio di non violenza e riconciliazione: per fare sì che tragedie come queste non si ripetano mai più”. Fondamentale in questo senso proprio il ruolo delle vittime: “Attori forti, che nella difficile battaglia contro l’estremismo possono meglio di chiunque altro impedire alle presone vulnerabili di ricorrere alla violenza”.
Una lotta, quella contro il terrorismo, che la Commissione sta sostenendo attraverso il finanziamento di una serie di progetti volti a combattere la radicalizzazione che porta all’estremismo violento. Ogni anno, ricorda Malmstrom, vengono previsti finanziamenti per progetti e attività per aiutare a proteggere le vittime, compreso il sostegno alla diffusione di testimonianze che delegittimano la propaganda terroristica.
Per sviluppare migliori pratiche democratiche nella lotta contro il fenomeno a livello europeo, poi, Bruxelles ha lanciato nel settembre 2011 il progetto Radicalisation Awareness Network, una rete che collega tutti coloro che sono impegnati nella prevenzione dell’estremismo e della violenza radicale in Europa. Nella sua ultima riunione, avvenuta il 29 gennaio, il gruppo ha discusso e formulato 15 azioni concrete di prevenzione.
Quest’anno, in occasione della ricorrenza, è stata anche presentata la mostra fotografica ”Europa contro il terrorismo, lo sguardo della vittima”. Quaranta foto inedite verranno esposte presso il Comitato delle Regioni a Bruxelles nell’ambito di un progetto culturale sviluppato e prodotto dalla Fundacion Miguel Angel Blanco in collaborazione con l’Associazione francaise des Victimes du terrorisme (Afvt) e l’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (Aiviter), con il sostegno finanziario della Commissione europea. L’obiettivo è quello di mandare un messaggio forte contro il fanatismo, il fondamentalismo, il totalitarismo e la xenofobia.