Io oggi volevo dire due o tre cose che non sono molto collegate tra di loro, anzi non sono collegate tra di loro per niente.
La prima cosa che volevo dire, è che io sono stupito, del successo che ha avuto il post sugli alberi della settimana scorsa.
Si sono tutti interessati a questa storia di poliziotti in casa e alberi tagliati, che per un attimo mi è addirittura sembrato di avere scritto qualcosa di furbo. Che io a dire il vero sono sei, sette, otto anni che scrivo delle cose, ma questa sensazione qui di avere scritto qualcosa di furbo, in questi sei, sette, otto anni, è una sensazione che ho provato pochissime volte.
La seconda cosa che volevo dire, quando ci siamo messi d’accordo che avrei tenuto questa rubrica su queste pagine, mi hanno detto Puoi stare nei tremila caratteri, anzi anche meno, che la concentrazione sul web è bassissima, è statisticamente provato che la maggior parte dei lettori rimane su una pagina molto meno del tempo che in teoria ci si impiegherebbe a leggerla tutta.
Sono d’accordissimo, gli ho detto, io stesso mi rendo conto in rete sono un fulmine, dopo dieci righe mi si rompono le acque.
Ecco, da quella volta lì, adesso non ho voglia di controllare, ma io credo di avere fatto il primo post di tremila caratteri, forse tremila e due, dalla volta dopo ho fatto tutti post da quattromila, quattromila e cinque.
Quindi insomma oggi posso anche tagliare un po’, che in effetti c’ho una fretta del diavolo, devo andare a fare le prove col mio gruppo, è mezzogiorno, tra un’ora devo essere lì, c’ho ancora il pigiama.
Quindi vada per i tremila caratteri, anche duemila e cinque, che tanto la concentrazione sul web è bassissima, è statisticamente provato che la maggior parte dei lettori rimane su ogni pagina molto meno del tempo che in teoria ci si impiegherebbe a leggerla tutta.
La terza cosa che volevo dire, io oggi volevo scrivere un post su tutti quelli che stanno ai concerti col telefonino alzato a fare nemmeno più le foto, no, a fare i filmati. Che uno va a sentire Max Gazzè si trova due file più avanti uno che filma un brano dall’inizio alla fine. Non è più che con discrezione e pure un po’ di vergogna, uno tira fuori un telefono, una macchina fotografica, uno smart phone, un iPad, un non non so cosa, e ruba una foto veloce, come viene viene. No, uno invece si mette lì, ti si piazza davanti e fa un film tipo Ben Hur.
Su questo argomento non ho statistiche da sfoderare, ma se parliamo della mia personalissima e discutibilissima pazienza, io dopo cinque secondi netti che vedo un telefono davanti al naso anziché il Max Gazzè di turno, mi voglia scusare l’editore, a me dopo cinque secondi mi girano i coglioni.
Allora nulla, ero tutto contento che volevo scrivere questa cosa, ce l’avevo già in mente da ieri, poi ero su Facebook e ho visto un post di BEIT, che sono quelli che organizzano i concerti e sono tutti dei miei cari amici, e insomma in questo post dicono che il più bel video fatto al concerto di Gazzé, loro gli regalano due biglietti per Battiato.
Ora. Io capisco che ci sia bisogno di promozione, di condivisione, e della cosiddetta promozione virale. Non dico niente.
Dico solo che se al concerto di Battiato becco questo qua coi due biglietti omaggio, io glieli brucio.
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