Italia tra i peggiori nell’ultimo trimestre 2012 -0,9%; Germania a -0,6%. In positivo solo Polonia (+0,2%), Romania (+0,2%), Slovacchia (+0,2%), Lituania (+0,7%), Estonia (+0,8%) e Lettonia (+1,3%)
Italia sempre nella spirale della recessione e della crisi. Nell’ultimo trimestre del 2012 il nostro paese ha registrato una contrazione del Pil dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Peggio dell’Italia, in Europa, hanno fatto solo Portogallo (nell’ultimo trimestre 2012 Pil giù dell’1,8%), Cipro e Slovenia (-1% per entrambi i paesi). E’ il quadro offerto dall’Eurostat nella pubblicazione dei dati relativi ai conti nazionali (Pil) per il quarto trimestre 2012.
La situazione è quella di un’Europa ancora in affanno: sia quella a diciassette sia quella a ventisette hanno registrato una contrazione del Pil (-0,6% l’Eurozona, -0,5% l’Ue). Nessuno, neppure i più grandi, ha saputo contenere la spirale recessiva: nel periodo ottobre-dicembre 2012 contrazioni si sono avute anche in Germania (-0,6%), Francia (-0,3%) e Gran Bretagna (-0,3%). Appena sei paesi su ventitre (non sono disponibili i dati relativi a Grecia, Irlanda, Lussemburgo e Malta) hanno fatto registrare indice di crescita positivi nell’ultimo trimestre dell’anno passato: Polonia (+0,2%), Romania (+0,2%), Slovacchia (+0,2%), Lituania (+0,7%), Estonia (+0,8%) e Lettonia (+1,3%). Le repubbliche baltiche ammortizzano in parte l’impatto della crisi europea, con la Lettonia – fresca candidata per l’ingresso nell’Euro – unico paese a crescere di oltre un punto percentuale e con trend favorevole da inizio 2012.