Nasce la piattaforma online interattiva per conoscere il processo decisionale europeo
Isabelle Durant: si può popolarizzare, senza rendere populista, l’attività dell’Unione
Le banche europee hanno davvero bisogno di aumentare il loro capitale? La politica agricola comune dovrebbe concentrarsi di più sull’ambiente? Per le emissioni di CO2 le imprese dovrebbero pagare di più? Su domande come queste lobbisti e addetti ai lavori, nelle stanze dei bottoni di Bruxelles, si confrontano e prendono decisioni. Un dibattito che spesso però rimane distante anni luce da quei cittadini su cui poi le scelte andranno ad influire. Più o meno questo hanno pensato gli ideatori del portale web “The Brussels business”, che hanno deciso di creare uno strumento in grado di permettere ai cittadini europei di intervenire direttamente negli affari dell’Unione. Si tratta soprattutto di un gioco, che fa anche promozione al film omonimo, il cui trailer è nel sito, ma che apre qualche breccia in una fortezza che a molti pare ancora inespugnabile.
Ai cittadini si offre di una piattaforma on line interattiva e partecipativa che si concentra ogni settimana su uno dei grandi dibatti aperti in Europa. Due lobbisti danno la loro risposta in una sorta di “battaglia” virtuale, gli internauti si informano e votano l’argomentazione più convincente. Per legare il gioco alla realtà il risultato viene poi messo a confronto con il voto dei parlamentari a Bruxelles. I cittadini più desiderosi di partecipare possono anche mettersi in contatto con un eurodeputato e fare sentire direttamente la loro voce.
“Si tratta di un gioco, non è la soluzione al deficit di partecipazione di cui soffre l’Unione Europea”, ammette Matthieu Lietaert, uno dei due creatori, “ma ci sembra una cosa buona – spiega – che i cittadini che ogni cinque anni votano per il Parlamento Europeo sappiano almeno di cosa si sta discutendo qui”. Il sito, nato da appena qualche settimana, è ancora in una fase di “rodaggio” ma in previsione delle elezioni del 2014 si sta già pensando di rafforzare l’attività, concentrando il dibatto soprattutto sui parlamentari e sulle loro idee.
“E’ possibile popolarizzare, senza per questo rendere populista, la comprensione del processo decisionale europeo”, ha spiegato l’eurodeputata del Gruppo Verde Isabelle Durant nel presentare l’iniziativa. “Il meccanismo europeo non è più complicato di quello municipale, oggi c’è molta disinformazione e questo è un buono strumento per cominciare a capire cosa sono le lobby e come vengono prese le decisioni”.
Letizia Pascale