I ragazzi del Movimento di Francoforte chiedono all’Ue garanzie su sviluppo e formazione
Angelilli: “Per uscire dalla crisi l’Europa abbandoni l’austerity e si dedichi di più ai giovani”
Forse Leonardo da Vinci non avrebbe dipinto la Gioconda se non avesse fatto un lungo periodo di apprendistato in una bottega. E chissà se Einstein avrebbe scoperto la formula della relatività se non fosse stato incoraggiato a proseguire gli studi. Le vite dei grandi hanno ispirato la petizione in favore di un piano europeo per l’occupazione giovanile che alcuni ragazzi del Movimento di Francoforte hanno presentato ieri a Bruxelles insieme al Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli.
I volti dei maestri del passato, Leonardo Da Vinci, Erasmo da Rotterdam e Albert Einstein ma anche di Steve Jobs, innovatore del presente, sono stati scelti come testimonial e stampati su poster affissi all’ingresso dell’Europarlamento per dire che “I giovani sono potenzialmente pieni di talenti ma hanno bisogno di opportunità concrete senza le quali non c’è futuro”.
“E’ ora che l’Europa si svegli. Abbiamo deciso di affiancare alla nostra campagna una petizione europea, per chiedere l’attuazione di politiche in favore del diritto allo studio, alla formazione di qualità per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro”. Hanno spiegato i rappresentanti del Movimento di Francoforte, sorto a fine settembre scorso quando centinaia di ragazzi provenienti da tutta Europa si erano ritrovati nella città tedesca, sede della Banca Centrale Europea, per criticare la politica economico-finanziaria delle Istituzioni comunitarie e, al tempo stesso, formulare una serie di proposte per rimettere i giovani al centro dell’agenda europea.
Nella giornata di ieri i ragazzi, nuovamente riuniti, hanno indetto una vera e propria mobilitazione per lanciare un messaggio alle istituzioni comunitarie a ridosso del Consiglio EPSCO Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori che si tiene oggi a Bruxelles – e al quale tuttavia il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali italiano Elsa Fornero non parteciperà a causa di un malore che le ha impedito di partire da Roma.
L’appello si rivolge in particolare alla Presidenza irlandese e ai Ministri del Lavoro europei “affinché si giunga a un accordo a 27 sulla Garanzia per i giovani (Youth Guarantee), allo scopo di dare piena attuazione a un piano operativo per l’occupazione giovanile e la formazione dei giovani entro la primavera.” Fa sapere il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli e aggiunge: “Se l’Europa vuole venire fuori dalla crisi è arrivato il momento che abbandoni le politiche di sola austerity per vincere la sfida di garantire un futuro ai suoi giovani cittadini”.
Tra i punti presenti nella petizione vi è la verifica dell´utilizzo degli otto miliardi di euro destinati all´Italia (fondi europei non assegnati da riprogrammare su iniziative per la disoccupazione giovanile annunciati il 30 gennaio 2012 durante il Consiglio europeo); la destinazione dei proventi della Tassa sulle Transazioni Finanziarie a politiche per l´occupazione giovanile; la concertazione obbligatoria delle organizzazioni giovanili in tutte le decisioni che riguardano direttamente i giovani; la promozione e il rafforzamento del programma di mobilità Erasmus ed Erasmus per i giovani imprenditori e per i professionisti; il riconoscimento alle imprese, per le nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato, di una detrazione (sotto forma di credito d’imposta) dei contributi relativi al lavoratore assunto per i primi cinque anni; il favorire l’accesso al credito per le imprese “giovani”.
Loredana Recchia