Rehn, De Gucht e Kroes firmano un documento contro la sede alsaziana dell’Europarlamento
La deputata francese Trautmann (S&D): “Spetta agli Stati decidere, loro restino neutrali”
La battaglia per avere una sede unica dell’Europarlamento incassa nuovi e autorevoli sostenitori. Tre Commissari europei hanno sottoscritto una dichiarazione dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (Alde) che chiede ai leader dell’Ue di studiare “le opzioni per spostare in un’unica sede il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri a Bruxelles”. E non sono commissari di poco peso, parliamo infatti di Olli Rehn, responsabile per gli Affari economici e monetari, Karel De Gucht, Commercio, e Neelie Kroes, Agenda digitale.
“La loro è una legittima ma personale presa di posizione” ha precisato oggi Olivier Bailly, portavoce di palazzo Berlaymont. “La commissione – ha spiegato – è la guardiana dei Trattati, e i Trattati dicono che una decisione su un eventuale seggio unico deve essere presa dai Capi di Stato all’unanimità”. “Questo non vuol dire però – ha precisato Bailly – che singoli commissari non possano prendere delle posizioni personali sull’argomento, in fondo sono e restano dei politici”.
Tra gli altri firmatari del documento figurano anche il primo ministro olandese Mark Rutte, il vice primo ministro britannico, Nick Clegg, il ministro dell’Economia tedesco, Philipp Rösler, nonché il presidente della Banca europea per gli investimenti, Werner Hoyer.
E a difendere a spada tratta il seggio di Strasburgo, che alla Francia dà lustro e non pochi tornaconti economici, sono come al solito gli stessi francesi. Se ne fa portavoce l’eurodeputata socialista Catherine Trautmann (sindaco di Strasburgo dal 1989 al 2001), che attacca i tre commissari: “Ma il dovere principale dei commissari ‘guardiani dei trattati’ non sarebbe quello di rispettare le prescrizioni dei Trattati?”. “Gli ricordo – dichiara Trautmann – che spetta agli Stati membri decidere la sede delle istituzioni. Specialmente con la sentenza ancora fresca della Corte di giustizia europea, che stabilisce che è Strasburgo l’unica sede del Parlamento”. L’eurodeputata francese ne ha anche per il presidente della Bei: “Il ruolo che ricopre gli prescriverebbe una certa moderazione, nonché la neutralità”. Secondo Trautmann i liberali non avrebbero diritto a intromettersi in questa questione perché “loro vedono la liberalizzazione dei mercati come unica prospettiva e la precarizzazione dei lavoratori come politica sociale”, e quindi secondo lei, visto che le ricette liberiste “hanno aggravato la crisi”, la loro campagna per il seggio unico sarebbe solo un “diversivo” per distogliere lo sguardo da queste politiche che “hanno già dimostrato la loro tossicità per l’Europa”.
Alfonso Bianchi
Per saperne di più:
– Parlamento: nel 2013 12 plenarie a Straburgo. Francia contenta, altri no
– Vogliamo una sede unica per il Parlamento europeo
– Prigionieri dei francesi a Strasburgo
– Hollande difende la sede di Strasburgo del Parlamento europeo