Per l’Ue l’operazione tra le due compagnie irlandesi rischia di produrre regimi di monopolio
Ma la low-cost guidata da Michael O’Leary non ci sta e annuncia il ricorso
No all’acquisto di Aer Lingus da parte di Ryanair. La Commissione europea si è opposta alla richiesta della compagnia low cost irlandese, vietando la fusione tra i due operatori irlandesi. Uno stop che arriva dopo mesi di accurate valutazioni da parte delll’Antitrust comunitario, che ha giudicato “non sufficienti” le misure compensative avanzate da Ryanair per evitare disfunzione del mercato e distorsioni. “Sono giunto alla conclusione che questa transazione non debba essere permessa”, ha detto il commissario europeo per la Concorrenza, Joaquin Almunia. “Una simile operazione avrebbe penalizzato i passeggeri, che avrebbero dovuto pagare tariffe più elevate”. Nel mirino dell’Antitrust le posizioni dominanti e di monopolio di cui verrebbe a usufruire Ryanair in caso di fusione: attualmente le due compagnie aeree sono concorrenti dirette su quarantasei tratte, e “su ventotto di queste la fusione determinerebbe un monopolio”. Inoltre, la proposta di assegnare alla compagnia britannica Flybe 43 rotte oggi servite da Aer Lingus non appare convincente per “la mancanza di esperienza”. Per Almunia la compagnia in questione “non saprebbe come gestire le operazioni su vasta scala” che verrebbero a profilarsi con l’espansione delle sue attività.
Ryanair ha notificato alla Commissione europea la richiesta di acquisto di Aer Lingus a luglio scorso, e a fine agosto i servizi di Almunia hanno aperto il fascicolo avviando l’esame approfondito dalla transazione, e da mesi il “no” girava nell’aria. Oggi la decisione di Almunia, dopo consultazioni con agenzie di viaggio, governo irlandese (azionista di Aer Lingus) e autorità aeroportuali. Le azioni compensative, ha sottolineato, “non affrontano la questione relativa alla creazione di monopoli” e quindi “non ho avuto alternativa al divieto di questa operazione”.
Ryanair minaccia battaglia legale. Subito dopo l’annuncio di Almunia la compagnia ha diramato un comunicato in cui conferma l’intenzione di presentare ricorso. Nulla di nuovo: già nelle scorse settimane il gruppo aveva anticipato l’intenzione della Commissione europea di bocciare la sua richiesta, annunciando di aver dato mandato ai propri avvocati di prepararsi.
R.G.