Barroso telefona a Napolitano per informarsi. Rehn: “È importante che l’Italia continui le riforme per il bene della crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro”
Abbiamo “piena fiducia nella democrazia italiana”. Mentre lo spread schizza alle stelle e la stampa di mezzo mondo parla di instabilità e rischi di contagio per tutta l’Eurozona, la Commissione europea tenta di rassicurare sugli effetti della potenziale ingovernabilità dell’Italia uscita dalle urne. “Non siamo preoccupati – ha detto il portavoce Olivier Bailly commentando i risultati – e siamo fiduciosi nella capacità di formare un governo in tempi rapidi”. Poco importa la reazione dei mercati: “Sono liberi di reagire come ritengono” ha commentato Bailly, ma per la Commissione l’Italia “resta un grande Paese fondatore dell’Ue e lavoreremo insieme per rilanciare crescita e occupazione”.
Su un fatto però la Commissione è chiara: l’Italia deve rispettare gli impegni presi. Quelli restano, perché è fondamentale ridurre un “debito pubblico insostenibile”. In questo senso, nella giusta direzione è andata la politica economica dell’Italia nell’ultimo anno. Le riforme adottate negli ultimi 15 mesi da Mario Monti sono state, secondo l’esecutivo europeo, “estremamente ambiziose” e “indispensabili”. Per questo la Commissione ha ribadito di volere lavorare su questa stessa strada anche con il prossimo governo.
Pur non volendo commentare direttamente il successo del Movimento 5 Stelle la Commissione ha poi messo in guardia contro il rischio populismo. Bailly ha ricordato come Barroso avesse già lanciato un avvertimento in questo senso: “non è questa la via da seguire, non si deve cedere a quelle sirene – aveva detto il presidente della Commissione europea – e chi lo fa si prende delle responsabilità”.
Spinge sull’importanza di rispettare gli impegni anche il vice presidente, Olli Rehn. “E’ importante che l’Italia continui le riforme per il bene della crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro”, ha detto parlando con i giornalisti. Fondamentale, per Rehn, il ruolo di Giorgio Napolitano. “La fotografia che emerge da queste elezioni è certamente complessa – ha ammesso – ma siamo fiduciosi nelle istituzioni italiane e nella capacità del Capo dello Stato di tracciare rapidamente una via d’uscita per garantire che l’Italia possa continuare ad affrontare le sfide che deve affrontare”.
Quelle in corso sono ore delicatissime per l’inquilino del Quirinale, impegnato anche in diversi colloqui a livello europeo. Nel pomeriggio Napolitano ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso, proprio per discutere dell’esito delle elezioni. Oggi inizia anche la visita del Capo dello Stato in Germania. L’appuntamento era in programma da tempo e oggi Giorgio Napolitano e Angela Merkel avranno una questione in più da affrontare.
Letrizia Pascale