Fino all’ultimo siamo rimasti con il fiato sospeso e davvero l’esito non era facilmente prevedibile, ma ora sappiamo chi sono i vincitori delle elezioni. A molti i risultati non piaceranno, altri avranno da ridire sul sistema di voto e sul curriculum di certi candidati. È vero, è stato questo sicuramente un passaggio difficile dove ogni colpo era ammesso per aggiudicarsi la vittoria. Ora però dobbiamo rendere omaggio a vincitori e vinti e accettare il responso dell’urna. In fondo, la democrazia è tutta qui. Ci sono tante schede ma c’è un’urna sola: niente di più semplice. Nessuno potrà contestare la vittoria netta di Elizabeth Abrams, che con la maggioranza dei voti diventa oggi presidente del senato accademico dell’Università di California Santa Cruz. Inutile cercare di nascondere il controverso giudizio che molti studenti hanno sulla Abrams, un’insegnante che sembra suscitare solo sentimenti forti: o la si adora o la si detesta. Fatto sta che le sue competenze, la sua esperienza di navigata educatrice e indubbiamente il suo più che solido curriculum l’hanno resa il vincitore indiscutibile di queste elezioni. Patty Gallagher viene inesorabilmente seconda, ma con un numero di voti consistente e che non potrà non avere un peso nell’equilibrio del senato accademico. La titolare del corso di danza balinese e tradizioni clownistiche, già artista affermata e di prestigio con i ruoli avuti in The Rogue Theatre saprà inevitabilmente far sentire tutto il suo peso nelle decisioni importanti che ora aspettano l’Università di California Santa Cruz. Arriva buon terzo ma non per questo perdente Rod Ogawa, che alla fine sarà l’ago della bilancia per ogni decisione importante in seno al senato accademico. Il vincitore del prestigioso premio alla carriera conferitogli dall’University Council for Educational Administration non esiterà a mettere in campo le sue pedine e ne ha molte di riserva in un dipartimento che non può che essere centrale per il funzionamento di un’università. Del resto l’autore del celebratissimo volume “Changed agents” ha una reputazione ingombrante anche in campi che non sono di sua diretta competenza e la Abrams come la Gallagher potrebbero in futuro doversi appoggiare su di lui. Insomma, alla fine queste elezioni hanno dato risultati per certi versi sorprendenti che cambieranno molte cose all’interno del senato accademico dell’Università di Caifornia Santa Cruz, ma per altri rassicuranti e inequivocabili segnali di continuità. Noi non possiamo che rallegrarci della vitalità ma anche dell’equilibrio che ancora una volta questa solida istituzione ha dimostrato di avere in questi tempi non facili, di transizione e talvolta di confusione, dove spesso il destino di molti è affidato alla lucidità di pochi.
Diego Marani