Ieri sera è venuta a cena una nostra amica, stavo cominciando a tagliare le zucchine, mi ha chiesto se poteva tagliarle lei. Mi ha detto che ha una passione sfrenata. Le ho chiesto se la sua passione riguardava solo il taglio delle zucchine e mi ha detto di no, che la sua passione riguardava l’uso dei coltelli di grosse dimensioni, in generale.
Io solitamente, se gli invitati a cena sono in numero inferiore a due e mi chiedono se possono fare qualcosa, rispondo negativamente, invece ieri ho risposto positivamente, e solo ora che scrivo capisco il perché.
Ho risposto positivamente perché questi invitati in numero inferiore a due non mi hanno chiesto se potevano fare qualcosa in generale, ma mi hanno chiesto se potevano fare una cosa in particolare. Nello specifico, se potavano tagliare le zucchine, e io in effetti non avevo nessun valido motivo per rifiutare questo aiuto, tanto più che si trattava di una vera e propria passione.
Allora niente, le cedo il tagliere e il coltello di grosse dimensioni, e mentre lei sta per appassionarsi alla prima zucchina, io mi ricordo che c’ho ancora in frigo una mezza cipolla di grosse dimensioni pure quella. Che l’altra sera stavo facendo una minestra, mia moglie era su Skype con sua mamma, e sua mamma quando ha visto questa cipolla di grosse dimensioni mi ha detto Beh ma non la metterai mica tutta lì nella minestra? allora prima volevo metterla tutta, poi mi sono sentito in imbarazzo ne ho poi messa solo mezza, di cipolla, nella minestra. Comunque appunto, avevo ancora in frigo una mezza cipolla di grosse dimensioni, l’ho passata alla mia amica con la passione per i coltelli di grosse dimensioni, che tagliasse pure quella prima delle zucchine.
Zucchine che, ora che ci penso, erano in effetti di grosse dimensioni pure quelle.
Questa mattina mi sono svegliato ho fatto un patto con mia moglie, che lei preparava il caffè e io scendevo di sotto a comprare delle cose in una pasticceria marocchina che ha delle cose buonissime, in particolare ha un croissant fourré aux amandes che è una cosa che non si può capire quanto sia buono, allora una volta a settimana io e mia moglie ci viziamo che lei fa il caffè, io scendo di sotto a comprare due croissants fourrés aux amandes, e ogni volta anche qualcosa di nuovo.
Uno dice Sta’ a vedere che adesso un marocchino ne capisce di croissants. Lascia fare, dico io, che a me le mandole fanno pure schifo, ma questo fa un croissant fourré aux amandes che è una cosa che non non si può capire quanto sia buono. Schaerbeek, vicino alla stazione, maggiori coordinate in pvt per gli interessati.
Ma torniamo a noi, questa mattina vedo sul bancone delle cose gialle tonde schiacciate, alte un dito tipo come se fossero delle fette tonde di polenta grosse come un CD, e gli chiedo E queste cosa sono?
Mi ha detto un nome marocchino che chiaramente mi sono già dimenticato, comunque insomma sono dei panetti di farina di mais che loro fanno scaldare, poi li tagliano a metà e ci mettono dentro del burro e del miele, o della marmellata, o del cioccolato, oppure gli algerini ci mettono anche delle altre salse, o i tunisini ce ne mettono delle altre ancora, ma loro che sono marocchini, prevalentemente ci mettono del miele. Strano, ho pensato io, che di solito i marocchini di miele nei dolci non se ne vede da nessuna parte di solito, no no, mica. Ma questo non gliel’ho detto.
Poi arrivo a casa, c’era la tavola pronta per la colazione, ho fatto scaldare il panetto di polenta, l’ho messo sul tagliere, l’ho tagliato a metà, c’ho messo il burro, c’ho messo il miele, ce lo siamo mangiato.
Buono. Molto buono. Sembrava tipo della polenta al forno con burro e miele, buono quindi. Solo c’aveva qualcosa in più, che mi sono detto Vedi questi marocchini, senti questa spezia, che sembra un po’ forte un po’ piccante, un po’ salata, è un retrogusto lontano però c’è, chissà che cosa usano.
Poi chissà se è una spezia, o se è dovuto al fatto che magari fanno delle cose in cucina con le olive, con l’aglio, col pepe, vai a capire.
Vai a capire, vai a capire, poi ho capito.
Che io ieri sera alla mia amica con la passione dei coltelli grosse dimensioni che tagliava la mezza cipolla di grosse dimensioni, non l’avevo mica detto che il nostro tagliere da una parte non c’è inciso niente, dall’altra c’è incisa la S di Salato.
Ru Catania