Gentile Direttore,
Mi sembrava degno di nota il fatto che il Consolato italiano di Bruxelles, e in particolare l’ufficio che si occupa del voto degli italiani all’estero, abbia risolto efficacemente una inefficienza burocratica del comune di Roma, permettendomi di votare.
Non vedendomi recapitata la scheda elettorale, scrivo al Consolato per sapere cosa succede, prefigurando scenari poco promettenti sulla possibilità di voto. L’idea di non poter votare non mi piace per niente e d’altra parte comprare ora un biglietto per Roma mi costerebbe una fortuna…Dunque chiamo, mi dicono che risulto iscritta all’Aire, (ho fatto la domanda di iscrizione ad ottobre), ma non risulto nella lista di italiani residenti a Bruxelles che ricevono la scheda elettorale.
“Dipende da Roma signora”, ci spiace, l’unica possibilità è chiedere all’anagrafe di Roma un nullaosta”…ma arriverà in tempo? Il termine è domani…“Proviamo rispondo, ho fatto tutto quello che dovevo, mi scoccerebbe molto non partecipare a queste elezioni, soprattutto quando la “svista” non dipende da me. Pausa al telefono…dopo qualche istante l’impiegato mi dice che faranno il possibile, che mi terranno informata, insomma di attendere e sperare. Naturalmente tutti mi dicono di rassegnarmi, che queste cose capitano sempre e che non sarà certo il mio voto a modificare il risultato elettorale italiano. Vero, però questa volta voglio fidarmi dell’impiegato che al telefono mi ha detto che qualche speranza c’è, voglio fidarmi delle istituzioni e in particolare del Consolato italiano di Bruxelles, dunque attendo stranamente fiduciosa.
Stamattina ho ricevuto una telefonata dallo stesso impiegato (ho riconosciuto la voce) che mi diceva che il nullaosta da Roma era arrivato. Mi aspettavano in Consolato per votare, “abbiamo fatto il possibile signora, si sbrighi perché ha tempo fino alle 15.00”.
Non so cosa sia successo all’ufficio anagrafe di Roma, e neanche sono curiosa di saperlo, ma certamente questa volta il personale del Consolato ha risolto grazie alla sua buona volontà, un problema di inefficienza burocratica, garantendo il mio diritto al voto.
Dunque grazie e buon lavoro!
(Lettera firmata)