Il commissario all’Industria ha presentato il piano per il rilancio del settore navale
La cantieristica occupa oltre 500 mila persone e ha un fatturato di 72 miliardi l’anno
Occupazione, concorrenza, accesso ai finanziamenti, innovazione. Sono questi i quattro ambiti chiave in cui operare per rilanciare il settore della cantieristica navale in Europa. A fissare il nuovo piano d’azione è ‘Leadership 2020’, strategia per il settore cantieristico, frutto della collaborazione tra industria, sindacati, Regioni marittime, Stati e Commissione europea. A presentarla il commissario all’industria Antonio Tajani che oggi a Bruxelles ha incontrato i rappresentanti del settore per approvare le raccomandazioni volte a migliorarne la competitività.
La cantieristica europea occupa oltre 500 mila persone e ha un fatturato medio annuo di circa 72 miliardi di euro. Come ha però spiegato Tajani “deve far fronte ad una forte concorrenza e, come molti altri settori, agli effetti di una crisi senza precedenti”.
Tra le raccomandazioni di ‘Leadership 2020’ una maggiore attenzione all’occupazione, attraverso l’uso di programmi Ue per promuovere nuove abilità, competenze e formazione, partenariati pubblico-privato per la nuova ricerca marittima, ma anche lo studio di nuovi strumenti per combattere le pratiche di mercato sleali e non sostenibili. Il programma afferma, inoltre, la necessità di puntare sull’innovazione e approfondire la ricerca marittima su navi a emissioni zero e ad alta efficienza energetica. Sul capitolo accesso ai finanziamenti, secondo quanto spiegato da Tajani, la strategia prevede un impegno della Commissione nei finanziamenti a lungo termine di progetti per il settore, tramite la Bei.
“In questo periodo – ha spiegato Tajani – ci sono stati molti sacrifici per i cittadini. Ora bisogna bilanciarli con buone strategie per l’economia reale”. Secondo il commissario, il nuovo piano darà un rinnovato impulso alle costruzioni navali e alla produzione di equipaggiamento marittimo per quanto riguarda l’innovazione, l’ecologia, l’applicazione di nuove tecnologie e la diversificazione nei nuovi mercati emergenti quali quello dell’energia eolica off-shore.
Letizia Pascale