Non avevamo più voglia di parlare dell’Istituto Italiano di cultura a Bruxelles. Le cose sembravano andare meglio da quelle parti. L’italiano è tornato al centro dell’attenzione in Rue de Livourne (che sulle mail rimane sempre nella City of Brussels, ma fa nulla), le iniziative fervono (anche se andrebbe approfondita la scelta dei corsi di lingua offerti, che scarseggiano sul fronte dell’introduzione all’italiano) come non accadeva da tempo, e adesso c’è anche una rassegna su Michelangelo Antonioni che sarebbe bello e giusto riuscire a non mancare. Poi, però, è arrivato il corso di Yoga.
Il corso di Yoga?
Si, il corso di Yoga, cosa strana per una importante istituzione che ha come vocazione quella di essere “un ideale luogo di incontro e di dialogo per intellettuali, artisti ed altri operatori culturali, ma anche per i semplici cittadini, sia italiani che stranieri, che vogliano instaurare o mantenere un rapporto con il nostro Paese”. E “non soltanto come vetrina dell’Italia e fonte di informazioni aggiornate sul “Sistema Paese”, ma anche come centro propulsore di iniziative ed attività di cooperazione culturale, l’Istituto Italiano di Cultura diventa punto di riferimento essenziale per le collettività italiane all’estero e per la crescente domanda di cultura italiana che si registra in tutto il mondo”. (virgolettati del ministero degli esteri). Senza dimenticare che avevamo capito che l’Istituto non intendeva essere “il dopolavoro degli italiani a Bruxelles”.
Invece adesso, oltre ai benvenuti eventi aggreganti, le mostre, i concerti e le conferenze, ci saranno i corsi di Yoga (a pagamento). Essi permetteranno di imparare “a conoscere e ad ascoltare il proprio corpo più in profondità grazie alla pratica di asana (posizioni) alla respirazione e rilassamento. Una volta acquisita una solida conoscenza di base si perfezionano le asana e si introduce lo studio del pranayama (tecnica che utilizza la respirazione per controllare ed espandere il prana), e altre tecniche più avanzate come Bandha (contrazioni) e Mudra (gesti). Durante tutto il corso si cerca di sviluppare sempre più consapevolezza del proprio “Sè” e si utilizzano tecniche che portano alla Meditazione ed alla pace interiore”.
Pur con ogni buona volontà sfugge il legame fra lo Yoga e la cultura del sistema Italia da promuovere. Però questo non vuol dire che si debba opporsi a ciò che non si capisce. Cristoforo Colombo non avrebbe mai scoperto l’America, a comportarsi così. Può darsi che questa sia la strada da battere. Quindi non resta unirsi a chi invoca il cambiamento e proporre ulteriori iniziative:
1.Sette modi per cucinare una Wiener Schnitzel (non è lo stesso evento previsto per le celebrazioni del bicentenario verdiano, quello è sulla Milanese con l’osso)
2. I misteri svelati del basso Rickenbacker 4001
3. Rudy contro Adi. Genesi fratricida di Puma e Adidas.
4. The fairy Queen di Henry Purcell
5. Perché Arthur Conan Doyle fu sepolto in piedi (12 incontri)
6. Anima d’argilla, le paure del Golem
7. Migliorare il rovescio in tre lezioni
8. Che fine ha fatto Piotr Szulkin?
9. L’allineamento delle piramidi, aeroporto alieno
- Come i dim sum hanno cambiato le abitudini a Manhattan.
- ‘Mbuti! Scopriamo con Roberto Giacobbo chi ha inventato il primo ‘Mbuto e che legami ci sono tra ‘Mbuti e asteroidi.
P.s.: scherzavo…