Il Presidente della Bce: “Non è un’affermazione politica, ma una constatazione”
E sulla questione dei tassi di cambio dell’euro: “Importanti per crescita e stabilità”
“Le tasse in Europa sono troppo alte”. A dirlo non sono i conservatori britannici o un esponente di un partito di euro scettici, ma bensì Mario Draghi in una audizione al Parlamento europeo. Un’affermazione che ha fatto storcere il naso a qualche deputato che gli ha chiesto se la sua non fosse una valutazione politica. “Non so se sia un’affermazione politica, mi sembra piuttosto una constatazione”, ha ribattuto il presidente della Bce.
Secondo Draghi “il risanamento dei conti pubblici per i Paesi che hanno un debito alto è inevitabile anche se ha effetti di contrazione nel breve termine. La questione chiave non è posporre il risanamento ma come mitigare gli effetti negativi”, e questo vuol dire che il risanamento “deve essere basato di meno sull’aumento delle tasse che nei Paesi della zona euro sono già molto elevate”. Piuttosto per il presidente “serve attuare le riforme strutturali in particolare sul mercato del lavoro e su quello dei prodotti”.
Nel consueto dibattito che si tiene ogni tre mesi con gli eurodeputati della Commissione Affari economici e monetari, Draghi ha parlato anche di segnali positivi per l’economia: “Il 2013 è iniziato con un quadro più stabile rispetto agli ultimi anni” anche se c’è bisogno di “ulteriori sforzi perché i Paesi europei possano riemergere dalla crisi e ristabilire crescita e occupazione”, questo soprattutto perché “ancora non c’è un miglioramento dell’economia reale, ma alcuni indicatori mostrano piccoli segnali di stabilita”.
Il capo della Bce ha anche risposto alle osservazione che Francois Hollande aveva fatto nella sua audizione al Parlamento europeo, dove il Presidente francese aveva sottolineato il fatto che il tasso di cambio dell’euro influenza l’economia del continente, e per questo l’Ue dovrebbe definire una politica dei cambi e non lasciarla solo ai mercati finanziari. “Sui cambi valutari, ho sempre detto che dovrebbero riflettere l’andamento dei mercati – ha spiegato Draghi che però ha aggiunto – Tuttavia ho anche sempre detto che anche se non costituiscono un obiettivo della politica monetaria, i cambi sono importanti per crescita e stabilità”.
Alfonso Bianchi