Il voto sulle coppie omosessuali in Francia e in Gran Bretagna è un passo avanti per l’umanità perché sdogana definitivamente l’amore omosessuale e un passo avanti anche per la famiglia perché ne consente infine l’inesorabile trasformazione. La famiglia è forse il nucleo della società che ha subito nella storia la più grande mistificazione. Alla famiglia abbiamo attribuito ogni colpa e ogni aspettativa, l’abbiamo fatta oggetto dei nostri più pretestuosi miraggi e l’abbiamo considerata responsabile del nostro essere, fino alla più piccola sfumatura della nostra personalità. Nella famiglia andiamo sempre a cercare spiegazione e ragione di tutto. Ci siamo illusi per secoli coltivando come un mito l’ipocrisia di famiglie che erano alleanze economiche fra i ricchi per conservare patrimoni o colonie penali fra i poveri dove la gente era costretta a stare insieme per sopravvivere. Abbiamo creduto in un modello sociale che si è retto in piedi soprattutto per le vie di fuga che tollerava e che non ha mai rispettato i canoni immaginari cui tutti ancora ci richiamiamo quando pensiamo alla famiglia. Pensiamo tutti al presepe, ammettiamolo: il papà, la mamma e il figlioletto nell’apoteosi della festa natalizia. Non ci accorgiamo invece che il presepe è uno spudorato monumento alla coppia omosessuale. Sì, perché le figure del padre putativo e dell’immacolata concezione negano paternità e maternità a Giuseppe e Maria, tolgono il sesso dalla coppia e inevitabilmente fanno di Gesù Bambino un figlio adottivo. Insomma, la perfetta coppia omosessuale ritrova nel presepe una recondita ma quanto mai esplicita annunciazione. Di cosa si lamenta dunque la chiesa cattolica? Ecco infine attuarsi nel matrimonio omosessuale la coppia avulsa dal sesso e fondata soltanto sull’amore che il cattolicesimo tanto auspica. Poi però non illudiamoci e stiamo bene attenti a non creare nuovi miti: la nuova come l’antica famiglia sarà ancora una volta un compromesso di imperfezione terrena, esposta a tutta l’incertezza del vivere e al logorio del rapporti umani. Insomma, ancora una volta è nel quotidiano che si giocherà il grande ideale della rivoluzione sociale che annuncia la coppia omosessuale. Nella manifestazione di Parigi a favore del matrimonio omosessuale, un cartello spiccava fra i tanti. Quello che diceva la più profonda verità: “suocere per tutti!”. Giusto, che la parità fra le coppie sia totale. E qui aspettiamo al varco le coppie omosessuali. Perché se possiamo sperare di avere infine risolto la questione del sesso, della filiazione e del sentimento, siamo tutti ancora prigionieri dell’intramontabile suocera. Anche il presepe tace al riguardo.
Diego Marani