Per mais, colza, girasoli, cotone sospeso 2 anni uso neonicotinoidi, insetticidi considerati tra i maggiori responsabili della moria di api che affligge l’Europa
La Commissione europea ha annunciato oggi a Bruxelles l’intenzione di sospendere per due anni l’uso su quattro seminativi di tre tipi di neonicotinoidi, pesticidi ‘sistemici’ considerati fra le cause più importanti del preoccupante fenomeno della moria di api e altri insetti impollinatori in Europa e Nordamerica. Clothianidin, Thiamethoxam e Imidacloprid (che è attualmente l’insetticida più usato nel mondo) sono i tre principi attivi sotto accusa, i più tossici della famiglia dei neonicotinoidi. Sono prodotti principalmente dalle multinazionali tedesche Bayer e Basf e dalla svizzera Syngenta. L’interdizione d’uso colpirà le sementi ‘conciate’, i granulati e gli spray per le colture che più attraggono le api: mais, colza, girasole e cotone.
Le misure – basate sulle conclusioni di un rapporto dell’Autorità di sicurezza alimentare (Efsa) del 16 gennaio – sono state annunciate dalla Commissione stamattina a Bruxelles, durante una riunione del Comitato permanente Ue per la catena alimentare, in cui siedono e votano gli esperti rappresentanti di tutti gli Stati membri. Il regolamento contenente il divieto sarà proposto alla prossima riunione, il 25 febbraio, e, se approvato, entrerà in vigore a luglio. Nel comitato Ue, le proposte della Commissione possono essere respinte solo a maggioranza qualificata degli Stati membri.
Non sono interessate dal divieto altre colture come patate, barbabietole e cereali. Inoltre, contrariamente alle aspettative, la Commissione ha indicato che non proporrà di vietare l’uso della tecnica di semina con macchine pneumatiche, che ‘sparano’ i semi trattati nel terreno sollevando polveri tossiche. Bruxelles, tuttavia, potrebbe proporre all’industria di rivestire con un ulteriore strato protettivo le sementi da usare nelle macchine a pressione. L’Italia ha già proibito dal 2008 l’uso di questi pesticidi sistemici, ma con decreti temporanei (rinnovati ogni anno da tutti i governi successivi) e solo per le colture di mais. In Italia è stata anche lanciata un’iniziativa di monitoraggio (Apenet), che ha messo in luce una significativa riduzione della moria delle api dopo l’introduzione della misura. Divieti nazionali simili sono stati decisi anche dalla Germania (dal 2008 sul mais), dalla Francia (nel 2012 sulla colza, ma anche precedentemente con altri divieti poi revocati), e nel 2011 dalla Slovenia su tutte le colture.
Lorenzo Consoli (Per TMNews di oggi)