L’azienda di spedizioni statunitense voleva fondersi col gruppo olandese del settore
Almunia conferma che non ci sono le condizioni per autorizzare l’operazione
La Commissione europea conferma il “no” alla fusione tra Ups e Tnt. Gli statunitensi di Ups avevano notificato a giugno la richiesta di acquisizione del gruppo olandese, concorrente nel settore delle spedizioni, e la direzione generale per la Concorrenza dell’esecutivo comunitario, dopo un’attenta analisi, non ha ritenuto ci fossero le condizioni per autorizzare una simile operazione commerciale.
Da Bruxelles arriva una conferma a quanto già anticipato nelle settimane scorse da Ups, che in una nota aveva anticipato il parere negativo della Commissione europea annunciando la rinuncia all’acquisto di Tnt. “Siamo rimasti sorpresi nel vedere il comunicato”, spiega il commissario europeo per la Concorrenza, Joaquin Almunia. “Quando è stato reso pubblico avevamo ancora del tempo per cercare una soluzione”.
Il problema comunque è risolto. I rimedi proposti da Ups “rimangono insufficienti” per colmare “i seri problemi di concorrenza” che porrebbe la fusione tra i due gruppi. Come spiega Almunia, attualmente gli spedizionieri internazionali presenti in Europa sono quattro: Ups, Tnt, Dhl, e FedEx. Quest’ultimo, però, ha piccole quote di mercato “in un numero di Paesi dove non compie una concorrenza significativa a Ups e Tnt”. Ciò fa sì che “in molte nazioni in realtà restino solo tre soggetti concorrenti e un’eventuale fusione tra Tnt e Ups ridurrebbe ancora meno la concorrenza”. Per questo Almunia ha proposto al collegio dei commissari di non dare via libera alla richiesta avanzata da Ups.
Renato Giannetti