Il 14 novembre una giornata di mobilitazione contro le misure di austerità in tutta l’Ue
Si fermano insieme i lavoratori di Italia, Spagna, Grecia e Portogallo, è la prima volta
Per la prima volta i sindacati europei organizzano una giornata di mobilitazione comune in tutta l’Ue. Domani, mercoledì 14 novembre, i lavoratori protesteranno contro le politiche di austerità dell’Ue, con quelli delle quattro nazioni più colpite da questi provvedimenti, Italia, Spagna, Grecia e Portogallo, che addirittura sciopereranno insieme, un evento unico nella storia.
Per la Ces, la Confederazione europea dei sindacati, è la più grande prova di forza mai messa in campo. E non a caso proprio mentre in questi giorni nelle istituzioni Ue è in corso lo scontro feroce sui bilanci 2012, 2013 e su quello pluriennale 2014-2020, con i Governi dei ventisette che continuano a chiedere tagli. Ma la situazione è drammatica, ci sono 25 milioni di europei senza lavoro, in alcuni paesi il tasso di disoccupazione giovanile oltrepassa il 50%.
“Seminando austerità, stiamo raccogliendo recessione, aumento della povertà e ansia sociale – sostiene Bernadette Ségol, segretario generale della CES -. In alcuni paesi, l’esasperazione della gente sta raggiungendo un picco”. E quindi “ i leader europei hanno torto a non ascoltare la rabbia delle persone che stanno scendendo in piazza. La Troika non può più comportarsi in modo arrogante e brutale nei confronti dei paesi che si trovano in difficoltà”, afferma la sindacalista. Per questo la Ces “chiede un patto sociale per l’Europa con un vero dialogo sociale, una politica economica che favorisca posti di lavoro di qualità, e la solidarietà economica tra i paesi europei. Abbiamo urgente bisogno di cambiare rotta”.
Circa 40 organizzazioni sindacali di 23 paesi saranno coinvolte nella giornata europea di azione e di solidarietà. Oltre agli scioperi ci saranno manifestazioni simboliche a Bruxelles e nelle altre città sede di vertici istituzionali, cortei in Francia e in alcuni paesi dell’Est (Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Romania) e attività di ogni genere nei diversi Stati membri (guarda la mappa).
Numerose le iniziative in Italia con i sindacalisti di altri Paesi che interverranno ai cortei, come segno tangibile dell’unità dei lavoratori. La tedesca Claudia Menne, segretaria confederale della Ces, interverrà alla manifestazione di Firenze, ad Ancona parlerà Begona Del Castillo Perez, dell’Ufficio internazionale del sindacato spagnolo Comisiones Obreras, a Ferrara terrà un discorso Sandro Witt, della confederazione sindacale tedesca DGB, a Napoli gli ospiti stranieri al corteo saranno due, il francese Laurent Pagnier della Cgt Ile de France e la portoghese Ana Pires della Cgtp-In. Per la Cigil “il 14 novembre dovrà essere l’avvio di una lotta europea di portata ampia e di lunga durata, in grado di cambiare concretamente l’agenda dei governi nazionali – a partire da quello italiano – e delle istituzioni comunitarie”.
Alfonso Bianchi
Per saperne di più:
– Ségol: Fallita l’austerità ora si rischia la destabilizzazione