Il cantante e chitarrista newyorkese Jon Spencer, lo conoscete il cantante e chitarrista newyorkese Jon Spencer?
Quello dei Blues Explosion, Jon Spencer Blues Explosion, appunto.
Se lo conoscete buon per voi, se invece non lo conoscete è un vero peccato ma non importa, non è di Jon Spencer che volevo parlare.
La sala da concerti brussellese Ancienne Belgique, la conoscete la sala da concerti brussellese Ancienne Belgique?
Quella col logo AB rosso e rotondo?
Se la conoscete buon per voi, se invece non la conoscete è un vero peccato perché è proprio dell’Ancienne Belgique che volevo parlare.
Pochi giorni fa sono andato a sentire Jon Spencer Blues Explosion all’Ancienne Belgique. Mi stavo godendo il concerto e mi è venuta l’idea per un pezzo, dicono così gli scrittori e i blogger mi pare, Fare un pezzo. Certo nel mio caso, essendo più musicista che scrittore, Fare un pezzo, qualcuno potrebbe pensare mi fosse venuta l’ispirazione per scrivere una canzone, invece no, era l’ispirazione per una cosa da scrivere.
Dicevo insomma, mi era venuta l’idea per un pezzo, ma adesso non posso più dirvela, perché uscendo dalla sala da concerti brussellese Ancienne Belgique, dove ero andato a sentire il concerto del cantante e chitarrista newyorkese Jon Spencer, la mia compagna, che io qua a Bruxelles non sono venuto ad abitarci da solo, sono venuto ad abitarci con la mia compagna, la mia compagna mi fa Guarda, ci sono gli schermi con gli orari dei prossimi passaggi di autobus e tram, e pure gli orari dei treni per le altre città.
E allora niente, l’idea che mi era venuta per il pezzo me la tengo per un’altra volta, che qui non si butta via niente, per questa volta invece io volevo fare notare questa cosa.
Volevo fare notare che qui a Bruxelles uno va a sentire un concerto, e quando esce dalla sala si trova davanti a degli schermi con gli orari dei prossimi passaggi di autobus e tram, e pure gli orari dei treni per le altre città.
Che io questa avventura del tornare a casa dopo i concerti me la ricordo un po’ diversa, almeno per quanto riguarda Torino. Ne avrei delle belle da raccontare, ma stiamo calmi, che poi mi dicono Sei in Belgio da sei mesi, cosa parli male di Torino? e avrebbero pure ragione.
Bene, comunque all’Ancienne Belgique, dieci e trenta festa finita, chi vuole stare può stare, chi invece vuole tornare a casa aria e pedalare, esce da dove è entrato, davanti al locale partono i mezzi per arrivare pressoché ovunque. A mezzanotte a casa, come una Cenerentola del rock’n’roll.
Poi uno dice, com’è che in Italia ai concerti non ci va nessuno?
Ecco, io direi, ci saranno cento motivi. Tra questi, io ci metto la priorità del tornare a casa sano e salvo a un’ora decente.
Oppure no, lo sai cosa faccio? Vado a sentire Jon Spencer in periferia, poi mi faccio una bella camminata in tangenziale, quando arrivo in stazione mi faccio due ore di sonno su una panchina, domattina prendo il primo treno, per le otto sono a casa. Come nuovo.
Ru Catania