“Da un po’ di tempo ci sono dei morti strani in Belgio”. E’ il commento di un analista strategico all’ennesima morte “eccellente” avvenuta a Bruxelles. Che la capitale belga, complice la presenza delle sedi dell’Unione europea, che molti nei paesi membri considerano “inutile”, ma che invece evidentemente al di fuori viene considerata di qualche interesse ed influenza, sia da sempre un ricettacolo di spie ed un incrocio di traffici internazionali illegali è noto, ma una serie di strane morti negli ultimi mesi comincia a preoccupare.
Oggi è stato trovato cadavere nel suo letto Issaka Djibo, 61 anni, ambasciatore del Niger, morto insieme a sua moglie. Le scarne notizie trapelate parlano di una stufa difettosa. Una stufa difettosa, a Bruxelles, nel 2013, nella camera da letto di un ambasciatore… Possono venire dei dubbi.
Il cinque dicembre si è suicidato il giovane e brillante ambasciatore serbo presso la Nato Branislav Milinkovic. Lo ha fatto in pubblico, davanti al vice ministro degli Esteri della Serbia ed altre persone, buttandosi da una balaustra nel parcheggio dei diplomatici all’aeroporto di Zaventem. Ha lasciato la moglie ed un bimbo di sei anni.
Il 14 ottobre Nicholas Mockford alto dirigente della Exxon Mobil, con base in Belgio, spesso in giro per il Mondo, responsabile di ricerche su materiali chimici molto avanzati, viene ucciso in quella che sembra una vera e propria esecuzione con tre colpi di pistola all’uscita di un ristorante. Sua moglie viene brutalmente malmenata.