Quattro anni di carcere per tangenti a Strasser, già ministro degli Interni di Vienna
Era stato filmato da dei giornalisti britannici che si fingevano lobbisti, mentre accettava mazzette
Ernst Strasser, ex ministro degli Interni austriaco ed ex europarlamentare, è stato condannato a quattro anni di carcere per tangenti. L’esponente conservatore (costretto alle dimissioni dal Parlamento nel 2011) non aveva vie di scampo: era stato filmato da alcuni giornalisti britannici del Sunday Times, che si erano fatti passare per lobbisti, mentre accettava i soldi.
Sulla deontologia dei giornalisti si potrà discutere, ma le immagini colpirono quando vennero rese pubbliche. Strasser accettò un accordo per un pagamento annuale di 100.000 euro per influenzare la legislazione dell’UE in seno al Parlamento europeo. Lui ha negato ogni addebito ed ha spiegato le dimissioni date dal Parlamento come atto per “tutelare il partito”. Sostiene di aver capito sin dall’inizio che i due giornalisti non erano onesti lobbisti e che voleva vedere “fino a dove volevano arrivare”. Una spiegazione simile a quella di Totò, quando prende gli schiaffi al posto di un certo Pasquale per il quale viene scambiato. “E tu non gli hai detto di smetterla, che si sbagliavano?” chiede la spalla Mario Castellani, e lui bruciante replica “Pensavo tra me e me: chissà questo stupido dove vuole arrivare…”, e intanto si “scompisciava” dalle risa per quanto quelli erano stupidi, perché, “che sò Pasquale io, oh!”.
Il presidente della Corte, forse perché austriaco, non ha capito il senso dello spirito “partenopeo” di Strasser, il quale poi (con un indiscutibile senso dell’humor, se non fosse che era serio) ha anche detto di aver ritenuto che i giornalisti fossero agenti segreti statunitensi. “Questa è probabilmente una delle cose più bizzarre che ho sentito nei miei 20 anni di carriera”, ha detto il giudice Olschak, aggiungendo che “non troverete un unico tribunale in Austria disposto a credere a questi argomenti”. Non ama scherzare il magistrato, anche perché ha ritenuto che questo comportamento “ha danneggiato l’immagine dell’Austria”, e quini ha appioppato a Strasser quattro anni di galera, contro i quali l’ex ministro degli interni (dal 200 al 2004) intende presentare appello.