Un sondaggio dell’Ue rivela che la maggioranza dei cittadini europei vorrebbe più controlli
Il commissario all’Ambiente Potocnik: 420mila morti in Europa nel 2010 per l’inquinamento
La qualità dell’aria che respiriamo non fa che peggiorare o quantomeno questo è quanto crede l’81% degli italiani. Pensiero in linea con quello della maggioranza dei cittadini europei.
È quanto risulta dall’Eurobarometro, sondaggio da poco pubblicato dalla Commissione europea, la quale nell’autunno del 2012 ha condotto 25.000 interviste, chiedendo ai cittadini dell’Unione un parere sulla qualità dell’aria nelle loro città.
Dalla consultazione risulta che i cittadini sono poco informati sulla politica europea per la qualità dell’aria, solo il 25%, conosce effettivamente gli standard europei che gli stati membri sono tenuti a rispettare. Nonostante ciò, la maggioranza degli intervistati è convinta che misure più severe siano necessarie.
Pur non avendo studiato nel dettaglio le norme Ue, gran parte dei cittadini teme per la propria salute, messa a rischio dalla cattiva qualità dell’aria che, temono, sia causa di allergie, asma, problemi respiratori e malattie cardiovascolari.
Le parole pronunciate oggi dal commissario per l’Ambiente Janez Potocnik (nella foto in basso) sono ancora meno rassicuranti: “Le ultime analisi della Commissione stimano 420.000 morti premature nella Ue nel 2010 a causa dell’inquinamento dell’aria”. Secondo Potocnik il motivo è che “alcuni standard che erano stati stabiliti negli anni ’90 ancora non sono stati implementati dagli Stati membri”.
Soluzioni al problema dell’inquinamento atmosferico ce ne sono e i cittadini europei hanno detto la loro anche su questo: il 43% vorrebbe che venissero applicati controlli più severi sull’inquinamento delle produzioni industriali ed energetiche.
Il settore che crea maggiori problemi sembra essere quello dei trasporti su strada, che preoccupa il 96% degli intervistati, poi l’industria e a seguire il trasporto internazionale. Non sorprende che, dopo le vicende come quella dell’lva di Taranto, per la maggioranza degli italiani, la priorità dovrebbe essere data all’inquinamento causato dalle industrie. Inoltre, le sfide poste dal miglioramento dell’aria dovrebbero essere affrontate, non solo a livello locale o nazionale, ma soprattutto europeo.
Il commissario Potocnik ha colto la palla al balzo per correre in difesa dei nostri cieli e dei nostri polmoni: tra i buoni propositi della Commissione europea per l’anno 2013 c’è una revisione della politica della qualità dell’aria. Il suo primo intervento è stato quello di aprire una consultazione online, chiedendo alle organizzazione e alle compagnie interessate di fornire le proprie idee su come migliorare la qualità dell’aria. L’iniziativa resterà aperta fino a marzo 2013. Per incoraggiarlo nel suo lavoro l’associazione Russfrei fuers Klima ha consegnato oggi al commissario il pannello con l’augurio “Happy New Air 2013!”.
Camilla Tagino