La nuova presidenza in carica dal primo gennaio, tra le priorità del semestre nell’agenda della nuova presidenza di turno anche gli accordi sul nuovo bilancio pluriennale e la nuova Pac
Stabilità, occupazione e crescita: sono le parole d’ordine della presidenza irlandese del Consiglio europeo, entrata in carica il primo gennaio. Sotto queste parole d’ordine il paese con la presidenza di turno per il primo semestre 2013 ha individuato diverse priorità e altrettanti linee da seguire. “La presidenza irlandese intende assicurare la stabilità e fare in modo che questa porti alla creazione di posti di lavoro e alla crescita”, recita il documento redatto dalla delegazione irlandese per presentare il proprio programma. L’Irlanda “è seriamente impegnata per fornire decisioni reali e positive alla ripresa economica e alla coesione sociale dell’Europa”. Ciò agendo lungo diverse direttrici: garantendo stabilità duratura attraverso “il rinnovamento della governance economica europea”, concentrandosi sul problema della disoccupazione giovanile, favorendo leggi e regolamenti che promuovano l’economia digitale e varando provvedimenti a sostegno delle piccole e medie imprese. Ancora, tra le priorità irlandesi ci sono anche accordi commerciali con paesi terzi e politiche di sfruttamento del potenziale delle risorse naturali dell’Unione europea.
L’agenda dei lavori della presidenza irlandese contiene anche riferimenti sul ‘come’ si cercherà di rispondere alle priorità individuate a Dublino. Sul fronte della ripresa, per gli irlandesi è importante che ci sia stabilità perché il ritorno alla crescita possa essere assicurato. Ecco perché la nuova presidenza di turno del Consiglio Ue intende “ripristinare la fiducia nel settore finanziario compiendo progressi sulle proposte di unione bancaria e sulla riforma dei servizi finanziari”. La strategia per la crescita passa anche attraverso dossier tanto importanti quanto delicati: nel programma irlandese ci sono i negoziati sul prossimo quadro finanziario pluri-annuale, la nuova Politica agricola comune (Pac), il prossimo programma quadro di ricerca europeo (‘Horizon 2020). “L’Irlanda farà la sua parte per assicurare accordi” su questi dossier, garantisce la nuova presidenza. Quanto agli altri temi prioritari, per il sostegno delle Pmi l’Irlanda intende promuovere forme di accesso al credito, gare di appalti pubblici e sostegno alla ricerca. Impegno ‘bi-colore’, poi, per il nuovo corso europeo che gli irlandesi hanno in mente: alla ‘blue growth’ (crescita blu) fatta dello sfruttamento delle risorse “terrestri come marittime” dell’Ue va affiancata la ‘green economy’ (o economia verde, ecologica), che “va riportata sui giusti binari”.
Renato Giannetti