Studio della Commissione Ue: al 2012 approvati sostegni economici per oltre 5.000 miliardi
Dal 2008 al 2011 i paesi membri dell’Unione europea hanno garantito aiuti di stato alla banche per complessivi 1.600 miliardi di euro, un importo pari a circa il 13% del Prodotto interno lordo dell’Ue. Lo rileva lo European Commission’s 2012 State Aid Scoreboard, lo studio della Commissione Ue sugli aiuti di stato diffuso oggi. Usando altri termini, sono stati iniettati nelle banche 1,6 trilioni. Cifre da capogiro, sotto forma di sostegno di liquidità (1.174 miliardi di euro di finanziamenti, pari al 9,3% al Pil dell’Ue) e di misure a sostegno della solvibilità delle banche (442 miliardi di euro, pari al 3,5% del Pil europeo). Lo studio evidenzia come Gran Bretagna, Irlanda e Germania siano i tre stati col sistema bancario più in difficoltà: questi tre paesi da soli rappresentano il 60% dei 1.600 miliardi di soldi iniettati nelle casse degli istituti di credito tra il 2008 e il 2011 (rispettivamente il 19%, il 16% e il 16%). Dati che non sorprendono: in Gran Bretagna sono state liquidate Bradford & Bingley e Dunfermline, e si stanno ristrutturando RBS, Lloyds Banking Group e Northern Rock; in Irlanda si sta liquidando Anglo Irish & INBS mentre si stanno ristrutturando Bank of Ireland e banca Quinn; in Germania si sta liquidando WestLB, mentre sono in corso le ristrutturazioni di Sachsen LB Restructuring, IKB, LBBW, HSH Nordbank, Hypo Real Estate, Sparkasse Köln-Bonn, BayernLB, NordLB e Commerzbank.
I dati impressionano, ma non è finita qui. Leggendo bene i documenti della Commissione europea si scopre che sarà forse il 2012 l’anno nero per la finanza europea. Il rapporto presentato oggi recita che “tra il 2008 e il 2011 l’ammontare totale complessivo degli aiuti di stato usati per il settore finanziario è di 1.615 miliardi di euro (12,8% del Pil dell’Ue”, ma allo stesso tempo precisa che “tra l’1 ottobre 2008 e l’1 ottobre 2012 la Commissione ha approvato aiuti al settore finanziario per complessivi 5.058 miliardi di euro (40,3% del Pil dell’Ue)”. E’ di quest’anno, tra gli altri, il via libera provvisorio agli aiuti per 3,9 miliardi a Monte dei Paschi di Siena, tanto per fare un esempio. L’anno che si sta per chiudere, insomma, potrà servire per misurare meglio questa crisi senza fine.
R.G.