Fontana (Lega Nord) lancia la sfida: se è così burocrati e parlamentari al lavoro il 25 dicembre
Alberi di Natale dalle forme stilizzate su sfondi psichedelici e immagini del Parlamento Europeo dai colori ritoccati. Il tutto illuminato con flash di luci troppo bianche e fredde che in nulla riportano all’idea di calore del focolare natalizio. Non si fa accenno neppure ad un augurio di “Buon Natale”; l’unica scritta è un triste “2013”. Ma ciò che salta all’occhio è che – a parte quello raffigurante un angelo – sulle sei versioni cartacee dei biglietti di auguri natalizi e sulle dieci in versione elettronica proposte dal PE non compare, nemmeno quest’anno, la natività, simbolo della festa cristiana. La polemica non si fa attendere. Lorenzo Fontana, capogruppo Lega Nord al Parlamento Europeo attacca “il tentativo di scristianizzare l’Europa distruggendo ogni riferimento a quelle che sono le tradizioni, le basi, le radici del Vecchio Continente”.
Le forme moderniste e l’eccesso di stilizzazione tanto del Xmas Tree quanto delle immagini sui biglietti augurali non sono piaciute, si direbbe. E dopo le forti reazioni per l’albero futurista della Grand – Place accusato, tra le altre cose, di essere tanto anticristiano da aver dato vita a petizioni e forum on line per chiedere il ripristino del pino tradizionale, sul Natale di Bruxelles sembra pesare, quest’anno più forte che mai, il timore per l’apparente perdita di riferimenti religiosi.
“E’ veramente un peccato che Il motto «unità nella diversità» che l’Europa propugna – spiega Fontana – siano soltanto parole al vento, visto che, neppure in occasione di una Festività sentita e condivisa come quella natalizia, le istituzioni comunitarie sono state in grado di riflettere la sensibilità dei suoi cittadini, la cui stragrande maggioranza è di fede cristiana. Sembra quasi che questo motto voglia far apparire diversi quanti si sentono ancora legati ad un Natale con un significato profondamente religioso”.
Già lo scorso anno i biglietti natalizi del Parlamento Europeo avevano destato scalpore tra un gruppo di europarlamentari fra i quali Elisabetta Gardini e Iva Zanicchi (Pdl), Oreste Rossi (Lega Nord), Carlo Casini (Udc) e lo stesso Lorenzo Fontana che presentò un’interrogazione al Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek per chiedere che, negli anni a venire, i biglietti natalizi venissero prodotti anche con immagini «riconoscibilmente cristiane».
A fronte della richiesta evidentemente non accolta Fontana lancia la sfida: “se per i burocrati e gli europarlamentari atei il Natale rappresenta una ricorrenza che non ha particolari significati religiosi, queste persone farebbero meglio a presentarsi al lavoro la mattina del 25 dicembre”.
Loredana Recchia