Sono tutti piccoli vittime delle guerre che diventano ‘Eu children of peace’
Aiutati col finanziamento a missioni delle organizzazione umanitarie
Grazie al premio Nobel per la pace conferito all’Unione europea ben 23.000 bambini in diverse parti del mondo avranno accesso all’educazione di base. La Commissione europea ha svelato i beneficiari di “Eu children of peace” (in italiano: i bambini europei della pace), l’iniziativa finanziata dai proventi del Nobel e rivolta ai minori che vivono in zone di conflitto. L’esecutivo comunitario aiuterà 4.000 bambini siriani rifugiati nel campo di Domuz, nel nord dell’Iraq, dove opera Acted, l’agenzia di sostegno all’assistenza tecnica e allo sviluppo. L’iniziativa comunitaria si rivolgerà anche a 5.000 bambini rifugiati colombiani, e i fondi saranno gestiti dall’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu (Unhcr). Ancora, dell’iniziativa “Eu children of peace” beneficeranno 11.000 bambini congolesi, tra sfollati nel nord del Kivu e rifugiati in Etiopia. In questo caso la Commissione europea ha deciso di sostenere le azioni di Save the Children Uk e Consiglio norvegese per i rifugiati. Infine verrà garantito l’accesso all’educazione di base a 3.000 bambini in Pakistan attraverso il sostegno di un progetto del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef).
“L’iniziativa Eu children of peace riflette il nostro serio impegno per la causa della pace, attraverso un’agenda fondata sui diritti umani”, il commento del presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso. “I diritti dell’infanzia non devono essere considerati come un’appendice alle agende”. L’impegno dell’esecutivo comunitario, sottolinea Barroso, è “fare in modo che i figli della guerra diventino i figli della pace”. Nelle mani dell’Europa, “a sua volta figlia della vittoria della pace e della democrazia”, oggi più che mai c’è “la responsabilità di modellare un futuro migliore e di aiutare quanti sono la nostra speranza per il futuro”.
R.G.