Il liquido spruzzato sull’edificio, ieri in serata tensioni con la polizia con lanci di petardi
Centinaia di trattori hanno invaso Bruxelles. “La situazione è grave, l’Ue si muova”
Gli allevatori europei sono sul piede di guerra, e il campo di battaglia ieri sera è diventata place Luxembourg, la piazza antistante il Parlamento europeo di Bruxelles, che è ancora occupata oggi. Ieri sera si è dato sfogo alla tensione con un carro dato alle fiamme e migliaia di litri di latte e caglio spruzzati con delle pompe sull’edificio. A proteggere l’istituzione un centinaio di poliziotti in assetto anti-sommossa contro cui sono state lanciate diverse bottiglie e petardi nei momenti più caldi della protesta.
È lì che si sono dati appuntamento per due giorni di dimostrazioni i circa 2.500 membri del Consiglio europeo di latte (EMB), la federazione europea delle organizzazioni di produttori di latte, provenienti da 14 Paesi Ue. Con i loro oltre cento trattori hanno letteralmente mandato in tilt il traffico cittadino bloccando rue Belliard, una delle principali arterie del “quartiere europeo” della capitale belga. La manifestazione è stata organizzata nei giorni in cui nel Consiglio Ue e nel Parlamento si discute di Pac (Politica agricola comune), sul tavolo ci sono 7,8 miliardi di tagli proposti dai Ventisette.
“Il fatto che così tanti colleghi, provenienti da tutta Europa, siano venuti a manifestare dimostra quanto sia importante per loro il futuro di un’agricoltura rurale che sia al servizio della società. Questo futuro non può che essere assicurato grazie ad una gestione flessibile degli approvvigionamenti tramite un’agenzia di vigilanza dell’Unione europea”, ha dichiarato il presidente Emb, Romuald Schaber. Gli allevatori lamentano che la sovrapproduzione imposta dai mercati faccia scendere i prezzi. Secondo Schaber “la chiusura delle aziende agricole in Europa influenza la nostra società e deve essere fermata. Questa è causata da una sovrapproduzione assurda, che mette troppa pressione sui prezzi”.
Per Roberto Cavaliere, responsabile nazionale del settore latte della Copagri, la tensione in piazza Luxembourg “è la prova dell’esasperazione dei produttori di latte che chiedono risposte immediate a una Commissione europea che, da troppo tempo, è immobile di fronte alle richieste dei produttori”.
Cavaliere afferma che “sono state avanzate delle valide proposte per il rilancio del settore” tra queste l’istituzione di una ‘agenzia di sorveglianza’ che avrebbe lo scopo di superare il vecchio regime delle quote latte individuando il giusto prezzo del prodotto tramite il controllo continuo dei prezzi e l’andamento del mercato, avvalendosi anche di un sistema di certificazione dei costi di produzione. Gli allevatori sostengono poi la proposta dell’europarlamentare Michel Dantin (Ppe) che porterebbe “come propone l’Emb”, una riduzione volontaria della produzione, volta a togliere dal mercato più di 2 milioni di litri di latte, soprattutto nel nord d’Europa, al fine di ridurre le speculazioni del sistema. Il problema, secondo Cavaliere, tocca da vicino l’Italia: “Siamo importatori quasi del 50 per cento del nostro latte perché nel Nord Europa la sovrapproduzione causa un aumento delle esportazioni e un abbassamento dei prezzi che ci taglia le gambe. Non possiamo sostenere oltre questa situazione, bisogna agire in fretta”.
Alfonso Bianchi
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