Il commissario Ue per l’Educazione chiede di intervenire, e invita a evitare tagli al programma
“Ci sono 220 milioni di richieste di rimborso in tutta Europa, si rischia l’insolvenza”
Sono a rischio i pagamenti Erasmus per il 2012 e il 2013, e quindi serve una soluzione immediata per evitare pericolosi quanto imbarazzanti mancati rimborsi. È l’allarme lanciato dal commissario europeo per l’Educazione e l’istruzione, Androulla Vassiliou (nella foto), in occasione della riunione dei ministri dell’Educazione, dell’Istruzione e dello sport dei paesi Ue. La situazione, a sentire il commissario Ue, è più seria del previsto: a oggi “ci sono già 220 milioni di richieste di rimborso alla Commissione da parte delle agenzie Erasmus nazionali a cui Bruxelles non può far fronte, dato il mancato accordo sulla rettifica al bilancio Ue 2012 da 9 miliardi di euro”. Per cui, ha sottolineato Vassiliou, “se non ci sarà una risposta rapida alle richieste per il 2012 la Commissione comincerà il 2013 con un debito di 220 milioni”, quando l’esecutivo comunitario aveva invece intenzione di sanare i conti in sospeso anticipando i fondi del 2013 garantendo “quanto meno” la mobilità attuale. Ma, ha aggiunto Vassiliou, così facendo comunque ‘”ci saranno problemi effettivi e ancor più gravi nella seconda metà del 2013”. Per questo “faccio un appello perché si trovi al più presto una soluzione sia per il 2012 che per il 2013, così da mettere i nostri giovani in una situazione in cui non siano privati di questo importante programma”.
Procedono invece bene le trattative per “Erasmus per tutti”. Le negoziazioni in sede di Consiglio, ha sottolineato Vassiliou, sono a un ottimo stadio, ma ciò che conta è che si garantiscano i fondi adeguati perché il programma di studi e formazione di nuova generazione possa funzionare davvero. Il che significa niente tagli nel prossimo quadro finanziario pluriennale 2014-2020. “Le negoziazioni per ‘Erasmus per tutti’ procedono in maniera molto soddisfacente”, ha detto. “Restano fermi i principi per cui il programma rappresenta un valore aggiunto per l’Europa e uno strumento di semplificazione”.
‘Erasmus per tutti’ (anche noto con la dicitura inglese Erasmus for all) prevede la riorganizzazione dei programmi di studi europei esistenti attraverso la creazione di un solo programma – Erasmus per tutti, appunto – che assorbirà tutti i programmi ad oggi esistenti di mobilità e di cooperazione internazionale tra le istituzioni di educazione superiore europee e dei paesi vicini (Erasmus, Leonardo, Erasmus mundus, Comenius, giusto per citarne alcuni). Nel quadro della strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, il nuovo programma “Erasmus per tutti” si articolerà lungo tre filoni: la mobilità degli individui finalizzata all’apprendimento, la cooperazione per l’innovazione e le buone prassi, il supporto al miglioramento delle politiche.
Ma perché il progetto possa partire e garantire i risultati preposti, occorre dotarlo delle risorse finanziarie adeguate. “Il bilancio destinato all’educazione all’interno del quadro finanziario pluriennale non deve essere toccato”, ha sottolineato Vassiliou. “Non va tagliata l’istruzione”, visto che “Erasmus per tutti è uno strumento innovativo che contribuirà alla crescita sostenibile e all’occupazione”. Vassiliou ha ricordato la necessità di assicurare un sistema di “prestiti garantiti” per il funzionamento del futuro progetto, e in tal senso “nei prossimi giorni invierò una lettera a tutti i ministri dell’Istruzione dei paesi Ue per spiegare meglio questo aspetto”.
Intanto il commissario può già vantare il sostegno dell’Italia. “Investire in istruzione è fondamentale per lo sviluppo”, ha detto il ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Francesco Profumo. “La commissione europea ha confermato il proprio impegno per ‘Erasmus per tutti’, e questo è molto importante”. Già oggi, ha sottolineato il ministro italiano, “la riunione dei ministri ha dedicato grandissima attenzione attenzione alla tematica dell’istruzione”.
Renato Giannetti
Per saperne di più:
– Nessun accordo Ue sull’Erasmus, se ne riparla nel 2013
– Erasmus e Terremoto in Emilia: Germania e Gran Bretagna bloccano i fondi Ue