Un ricco assortimento di “tapas” composto da prosciutto crudo e fichi, barbabietole e fois gras, involtini di melanzana grigliata con ricotta, tagliata di boeuf con parmigiano il tutto attorno ad un tortino di patate con pomodori e basilico. Questa la proposta numero 2, il “menù freddo” ideato e realizzato per la prima giornata di riunione dei 27 capi di Stato al Consiglio europeo di Bruxelles. Normalmente il menù freddo subentra al posto della proposta numero 1, il “menù caldo” servito al ristorante del piano 80 (che non è l’ottantesimo,ma l’ottavo) del Justus Lipsius quando la cena viene spostata in sala riunioni in momenti “bollenti”, come quello di ieri sera, durante i quali i leader non possono abbandonare la poltrona nemmeno in orario dei pasti. Ma, dato che “andava per le lunghe” – bilaterali e “confessionali” hanno accumulato ritardo e il vertice ha preso avvio tre ore dopo l’inizio previsto – Coelho, il premier portoghese ha scelto una terza possibilità ed è andato a cenare alla mensa del Consiglio, in compagnia di giornalisti, poliziotti e impiegati.
Tutti gli altri, invece, hanno resistito fino alle 23 piluccando macedonia, sandwiches e biscotti durante tutto il pomeriggio. Già il portavoce della Commissione, twitta l’Economist, era stato visto arrivare al Consiglio nella serata di ieri con una doppia scorta di biscotti al cioccolato bianco. Alcuni hanno pronosticato che la notte sarebbe stata lunga.
Più tranquillo il pranzo di oggi: funghi ricoperti da formaggio fuso e noci e filetto di daino con “contorno autunnale”. Il dessert è un piccolo omaggio al made in Italy. Si è trattato del “cappuccino minute”, un tiramisù molto particolare, spiegano i cuochi: un biscotto con caffè caldo ricoperto da tiramisù e amaretti.
Per fortuna non è stato necessario cucinare anche la cena di stasera.
Loredana Recchia