Secondo un sondaggio Ispo nessuna fiducia nei partiti, in caduta anche Napolitano
Il crollo generalizzato dall’arrivo di Monti al Governo ad oggi
La fiducia degli italiani nelle istituzioni è bassissima e quella verso i partiti politici è pari praticamente a zero. Lo rivela (come dato collaterale alla ricerca, concentrata sul rapporto con l’Ue) il sondaggio Ispo “Gli italiani e l’Unione europea. Un rapporto che cambia?” commissionato dalla Rappresentanza della Commissione europea e presentato questa sera a Roma. I risultati, seppur in parte prevedibili visto il generale clima di scontento generato dalla crisi e dalle politiche di tagli e di rigore, raggiungono livelli veramente preoccupanti quando si parla di partiti politici. Ben il 66% degli intervistati ha detto di avere nei loro confronti pochissima fiducia, e il 23% di averne poca. Un misero 1% ha risposto moltissima e il 3% molta. Di conseguenza l’istituzione meno amata risulta essere il Parlamento, in cui la pochissima e poca fiducia son rispettivamente al 43 e 45%. Leggermente meglio fa il Governo che ha un 43% di pochissima fiducia accompagna ‘solo’ un 39% di poca fiducia.
L’esecutivo guidato da Monti, inaugurato un anno fa, avrà permesso all’Italia di riacquistare il consenso dei mercati, ma non certo quello dei cittadini. Il trend di consenso discendente verso le istituzioni non è stato affatto fermato o rallentato dal suo insediamento, anzi il suo Governo ha dato il colpo di grazia sia ai partiti sia al Parlamento, che negli ultimi due anni hanno hanno perso un consenso già basso. Le due Camere erano al 28% di fiducia nel 2010, sono passate al 18% nel 2011 e ora sono piombate all’11%. I partiti, che erano al 13% di molta o moltissima fiducia nel 2010, sono passati al 6% nel 2011 e a un misero 4% adesso.
Gli unici a reggere un po’ la botta sono le forze dell’ordine, il Presidente della Repubblica e la Chiesa cattolica, anche loro però in discesa netta. Polizia e carabinieri godono di molta o moltissima fiducia del 72% dei cittadini (nel 2010 erano all’85), il primo cittadino del 57%, il Vaticano il 52% (nel 2010 era al 66%). Risalta agli occhi e non può non farci fare un collegamento col Governo Monti, il fatto che Giorgio Napolitano, che dell’esecutivo tecnico è stato il principale artefice, godeva del consenso dell’84% dei cittadini nel 2010, ha mantenuto alta la fiducia nel 2011 con l’82%, ed piombato adesso al 57%. Questo vuol dire che, pur godendo ancora della stima della maggioranza degli italiani, è stato sfiduciato da una grandissima fetta di questi, proprio negli ultimi 12 mesi, cioè quelli in cui a guidare il Paese c’è stata la squadra del professore. Le elezioni politiche sono sempre più vicine, vedremo nelle urne se davvero è così grave e come si manifesterà, questo forte senso di sfiducia.
Alfonso Bianchi
Per saperne di più:
Il sondaggio completo sarà disponibile sul sito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e del Vice Presidente Tajani