Bruxelles – “Abbiamo la classica convivenza dei separati in casa. No, non c’è problema: è un ambiente rilassato. Poi dopo la partita di domenica…”. L’aria è quella propria di chi ha vinto, e l’Inter, la “sua” Inter, ha vinto. Contro la Juventus, che non perdeva da 49 giornate di campionato. Massimo è felice e si vede: l’Inter ha vinto in casa della Juve, dei rivali di sempre, e anche lui ha vinto a casa degli avversari. L’Inter club, a Bruxelles, ha sede nello stesso pub che è anche sede del club della Juventus. “Ma per poco, stiamo cercando una nuova sistemazione”. Intanto Massimo, presidente dell’Inter club, ha sistemato i suoi al Micheal Collins, pub irlandese a Chatelaine.
L’Inter Club Europa a Bruxelles è talmente popolare da avere anche un sito internet (http://interclubbruxelles.org/) e un gran numero di frequentatori: esiste da soli due anni, ma già vanta 120 iscritti. A questi poi si aggiungono gli spettatori delle partite occasionali e quelli di passaggio per pochi giorni che hanno modo di seguire la propria squadra del cuore. Un piccolo grande club, nato sotto i migliori auspici: l’anno della fondazione è il 2010, quello del famoso quanto storico triplete: la squadra nerazzurra vinse scudetto, coppa Italia e coppa campioni. Un record stabilito solo dall’Inter. Un battesimo come davvero meglio non si poteva, per questo club ormai vero e proprio punto di riferimento, oltre che luogo di incontro.
“Solo il primo anno abbiamo avuto cento iscritti”, racconta Massimo, stesso nome del presidente della sua squadra. “Oggi siamo 120 tesserati. La stragrande maggioranza sono italiani”. Si tratta di italiani espatriati, alcuni di loro anche decenni fa, tanto è vero che ci sono i figli di quelli che sono venuti a vivere in Belgio. Belgi di nascita, italiani di origine, interisti di vocazione. “Ci sono le seconde e le terze generazioni….”, sottolinea Massimo. Ma al club – affiliato al Centro coordinamento Inter club di Milano (Ccic), il circuito ufficiale degli Inter club – ci sono anche qualche belga un giapponese, un cipriota e dei russi. Nel suo piccolo l’Inter Club Europa è internazionale, di nome e di fatto.
Ma la particolarità non sta solo nella tifoseria, sta anche nello spirito – tipico di Bruxelles – di apertura e accoglienza. L’Inter club infatti non solo convive con quello rivale della Juventus sotto lo stesso tetto, ma si contraddistingue anche per aver accettato dei tifosi milanisti in occasione del derby. “E’ successo che una volta sono venuti tre-quattro tifosi del Milan a vedere il derby”, racconta Massimo. “Abbiamo perso, e loro chiaramente ai loro gol hanno esultato…”. Ma non è successo niente: qui a Bruxelles le logiche calcistiche che prevalgono in Italia fortunatamente non ci sono, e tifosi avversari possono ancora vedere serenamente la stessa partita insieme. Ma, almeno per l’Inter club, questa bella storia umana e sportiva, finirà. “Stiamo cercando un posto solo per noi”. Dove si sposterà, a fine campionato, ancora non si sa. Il pub che li ospitava fino all’anno scorso ha chiuso, e ciò ha indotto il trasloco coatto da Saint Gilles a Ixelles. “Ma quella di quest’anno è solo una soluzione provvisoria”, tiene a precisare Massimo. La sede, dunque, cambierà, ma niente paura: Bruxelles continuerà ad avere il suo angolo nero-azzurro.
Il Roma club Curva Sud Bruxelles Ahò
I prossimi sabato, uno per uno, gli altri club presenti a Bruxelles. Noi conosciamo Roma, Juventus, Napoli, Inter, Fiorentina. Ne conoscete altri? Indicateceli, parleremo anche di loro.