Il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani è sceso in campo a difesa di Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale, testata presso la quale Tajani lavorava prima di lanciarsi nella carriera politica. Quello che segue è il testo di una lettera che due settimane fa, prima del voto parlamentare, il vice presidente ha inviato alla collega Viviane Reding, responsabile della giustizia.
Ecco il testo:
Signora Vice presidente,
vorrei attirare la sua attenzione su avvenimenti che mi inquietano e che sembra possano essere in contraddizione con i nostri valori e principi in materia di libertà di stampa.
In direttore del quotidiano Il Giornale, il signor Sallusti, rischia di essere incarcerato nelle prossime settimane a causa di una condanna con sentenza definitiva. Secondo i giudici italiani il direttore è colpevole di aver omesso di controllare un articolo pubblicato sul suo giornale con contenuti a carattere diffamatorio contro i giudici. Questo, nonostante il fatto che il vero autore di questo articolo, che è stato pubblicato sotto pseudonimo, abbia riconosciuto di averlo scritto (in realtà lo ha fatto solo dopo la condanna definitiva, ndr).
Molti media di tutte le opinioni politiche – compresi quelli tradizionalmente associati con la sinistra, come La Repubblica, e eminenti esperti di diritto, come l’ex presidente della Corte Costituzionale signor Zagrebelsky – hanno difeso la posizione di Sallusti. È stato sottolineato l’eccesso di questa misura che prevede la reclusione di un direttore di giornale sulla base di una responsabilità non correlata al contenuto di un articolo, ma alla mancanza di controllo.
Inoltre, con il pretesto di evitare il carcere al direttore de Il Giornale, è stata proposta una nuova legge che eliminerebbe carcere per questo tipo di reati, ma di introdurrebbe sanzioni elevate. L’aumento sproporzionato sanzioni è stato considerato quasi all’unanimità dai media, così come dal signor Zagrebelsky e da altri esperti in diritto costituzionale, come una grave limitazione della libertà di stampa.
Questa proposta potrebbe essere adottata già nei prossimi giorni, anche come “pretesto” per evitare la prigione al signor Sallusti.
Mi rivolgo a lei in qualità di Vice-Presidente responsabile per la giustizia e i diritti fondamentali, ma anche in considerazione del fatto che entrambi abbiamo esercitato la professione di giornalista, e sono sicuro che condividiamo la stessa sensibilità per la libertà di stampa.
Sarei molto grato se potesse chiedere ai servizi di verificare la compatibilità della legge italiana con i principi europei.
Il testo originale in francese:
Je voudrais attirer votre attention sur des évènements qui m’inquiètent et qui me semblent pouvoir être en contradiction avec nos principes et valeurs sur la liberté de presse.
Le directeur du journal Il Giornale Monsieur Sallusti risque d’être mis en prison dans les prochaines semaines parce que condamné par un jugement définitif. Selon les juges italiens le directeur est coupable d’avoir omis de contrôler un article publié dans son journal avec un contenu diffamatoire contre des magistrats. Cela, malgré le fait que le véritable auteur de l’article, qui avait été publié sous pseudonyme, a reconnus l’avoir écrit lui-même.
Beaucoup de media de tous les opinions politiques – y compris ceux traditionnellement liés à la gauche, comme La Repubblica, et des éminents experts de droit, comme l’ancien Président de la Cour Constitutionnelle Monsieur Zagrebelsky, on défendu la position de Sallusti. Il a été souligné l’excès de cette mesure qui prévoit la mise en prison d’un directeur de journal sur la base d’une responsabilité non liée au contenu de l’article, mais au manque de contrôle.
De plus, sous prétexte d’éviter la prison au directeur de Il Giornale, une nouvelle loi a été proposée, prévoient d’éliminer la prison pour ces genres de délits, mais d’introduire des peines pécuniaires très haute. L’augmentation disproportionnée des peines pécuniaires a été considéré à la quasi-unanimité par les media, ainsi que par Monsieur Zagrebelsky et d’autres experts de droit constitutionnel, comme une limitation sérieuse de la liberté de presse.
Cette proposition pourrait être votée déjà dans les prochains jours, aussi sous “prétexte” d’éviter la prison à Monsieur Sallusti.
Je m’adresse à vous comme Vice-Présidente responsable de la Justice et des Droit Fondamentaux, mais aussi en considération du fait que nous avons tous les deux exercé la profession de journalistes et, je suis sure que nous partageons la mémé sensibilité pour la liberté de presse.
Je vous serais reconnaissant si vous pourriez bien demander à vos services de vérifier la compatibilité des mesures italiennes avec les principes européens.