L’amministratore Ciucci al Parlamento europeo: “L’A3 non è un disonore ma un vanto per l’Italia”
Pittella: “Si tratta di un’arteria fondamentale per le relazioni tra nord e sud Europa”
“Il nostro obiettivo è quello di eseguire tutti i lavori di realizzazione della nuova A3 Salerno-Reggio Calabria, finanziati e già avviati, entro la fine del 2013”. Un obiettivo ambizioso quello che si ripropone Pietro Ciucci, amministratore unico di Anas, intervenendo a un convegno sul tema al Parlamento europeo. Il dibattito è stato promosso dal Centro Studi Meseuro, fondato dal vicepresidente Gianni Pittella (Pd/S&D) e da Mario Mauro, capo-delegazione del Pdl a Bruxelles.
Secondo Pittella la Salerno-Reggio “è un’arteria fondamentale per le relazioni tra nord e sud Europa, per la cooperazione tra Europa e mediterraneo” e per questo “bisogna insistere sulla creazione di infrastrutture nell’ottica euro-mediterranea, che è la dimensione alla quale deve guardare l’Europa”.
Gli stanziamenti attuali per la costruzione della nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria ammontano a 7,443 miliardi di euro e consentono di finanziare tutti gli interventi in esecuzione e in fase di appalto. Di questi soldi il 6,5% proviene dai Programmi Operativi Nazionali (Pon trasporti) e da fondi comunitari (Fesr). I lavori ultimati comprendono 272 km, quelli in corso 93 e quelli in appalto 20 km, ovvero l’87% dell’intero tracciato di 385 km. Per Ciucci nell’ultimo anno i progressi sono stati notevoli: “Quest’estate sulla A3 Salerno-Reggio Calabria, per la prima volta dopo dieci anni, il traffico non è stato mai deviato, non si sono verificati blocchi alla circolazione né particolari disagi”.
Ma in una zona con un’alta presenza di criminalità organizzata lavorare non è stato sempre facile. Le segnalazioni dell’Anas, racconta Ciucci, hanno consentito di far pervenire dalla Prefettura 164 informative interdittive nei confronti di altrettante ditte, 22 in Campania e 142 in Calabria. Ben 92 riguardavano imprese già contrattualizzate e operanti, che sono state estromesse dai cantieri, “con immaginabili conseguenze legate ai lunghi tempi di allontanamento e la successiva sostituzione”.
Per questo Ciucci, che guida l’Anas dal 2006, ha voluto rispondere alle critiche sulla gestione dell’opera che non di rado arrivano dalla stampa e dai cittadini: “Troppe volte con eccessiva disinvoltura si è parlato della autostrada A3 come del ‘corpo di reato più lungo d’Italia’. Addirittura il New York Times ha definito recentemente l’A3 come ‘il lato oscuro della recente storia italiana’, il simbolo del fallimento”. Attacchi eccessivi per l’amministratore, che rivendica invece come l’autostrada non sia “un disonore o una fonte di preoccupazione per l’Europa ma il vanto di un grande lavoro per l’Italia, all’interno del contesto strategico europeo”.
Per il completamento dell’intera autostrada sono ancora necessari 13 interventi progettati e in corso di progettazione. Di questi interventi, 5 riguardano l’ammodernamento dei 58 km ancora incompleti, mentre 8 si riferiscono a nuovi svincoli. L’obiettivo del 2013 per i lavori già avviati sembra ambizioso, speriamo che non si dimostri anche irrealistico.