Gli interpreti della Commissione hanno scioperato lasciando i portavoce senza traduzione
I sindacati hanno deciso di protestare contro il taglio del personale degli organismi Ue
Si torna all’antico, per un giorno il francese è stato di nuovo la lingua di lavoro ufficiale nelle istituzioni europee. Vita dura per gli addetti ai lavori di palazzo Berlayamont: gli interpreti della Commissione europea hanno scioperato lasciando il servizio dei portavoce e i giornalisti senza la possibilità di avere traduzioni simultanee. Chi solitamente traduce da una lingua all’altra in tempo reale, infatti, ha deciso di aderire allo sciopero proclamato dai sindacati del personale pubblico delle istituzioni contro il taglio del personale degli organismi Ue previsto nella bozza di quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Risultato: nessuna traduzione, neanche in inglese. La Commissione si è dovuta arrangiare e lo ha fatto decidendo di utilizzare il francese come lingua ufficiale, dando comunque la possibilità ai giornalisti presenti di rivolgere domande anche in inglese. Data l’assenza di traduzione, commissari e portavoce hanno offerto la propria disponibilità a ripetere, in caso di necessità, la risposta anche nell’altra delle due lingue.
“Mi dispiace per i giornalisti italiani…”, ha esordito Tajani, chiamato ad illustrare il nuovo piano d’azione per il settore automobilistico europeo. Anche il consueto briefing, preceduto oggi dalla conferenza stampa del commissario, ha seguito la stessa procedura. Da domani tutto tornerà nella norma: lo sciopero è solo oggi. Per ora.