Il 16 ottobre sarà una giornata difficile per i dirigenti del Partito popolare europeo, ma lo saranno anche il 17 e il 18. In questi giorni si svolgerà a Bucarest il vertice del partito, con tutti i leader attesi nella capitale rumena. Ci saranno Jose Manuel Barroso, Herman van Rompuy, ma anche Angela Merkel e tanti capi di stato e di governo dei partiti popolari europei. E ci saranno anche tanti manifestanti, tutti arrabbiati con il presidente romeno Traian Basescu, con la cancelliera tedesca, con i leader dell’Unione europea. Succederà quello che è successo ad Atene in occasione della visita di Merkel? E’ possibile, o forse no, certo la tensione è alta.
Il quotidiano Jornalul National, che punta ad essere un baluardo “per la modernizzazione della società romena” che ora “è soffocata da un regime dittatoriale”, in un duro articolo (corredato della foto che vedete qui accanto) accusa i principali capi di stato e di governo europei, nonché i leader Ue di aver sostenuto ad ogni costo il presidente Basescu nello scontro istituzionale che lo ha visto sconfiggere il premier Victor Ponta. Secondo il giornale “Basescu ha mantenuto l’incarico nonostante i rumeni abbiano votato a favore della destituzione”, in riferimento al referendum promosso dal governo per estrometterlo dall’incarico, che però non ha raggiunto il quorum.
Il giornale invita dunque “tutti i rumeni a presentarsi all’incontro del PPE”, a partire dalla giornata degli arrivi, il 16 ottobre, e di certo non c’è in serbo una piacevole accoglienza per Barroso e gli altri. C’è da sperare che le manifestazioni, se ci saranno, siano pacifiche.