Barroso: “Anche in questi tempi difficili l’Ue resta un modello d’ispirazione per tutti”.
Schulz: “Riconosciuto il progetto di riunificazione”
Il premio Nobel per la pace 2012 va all’Unione europea. Un riconoscimento per quanto fatto finora, perché, recita la motivazione del comitato Nobel, “in sei decenni l’Ue ha contribuito alla pace e alla riconciliazione”. Il comitato del Nobel ha riconosciuto l’impegno dell’Unione europea “per la democrazia e il rispetto dei diritti umani” perché “il ruolo di stabilizzazione svolto dall’Ue ha contribuito a trasformare la maggior parte d’Europa da un continente di guerra a un continente di pace”.
Un riconoscimento accolto a Bruxelles con soddisfazione e un pizzico di sorpresa. “Quando questa mattina mi sono svegliato non pensavo che quella di oggi potesse essere una così bella giornata”, ha detto il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, commentando lo storico riconoscimento. Messa da parte “la grande emozione” Barroso ha poi sottolineato che il premio conferito all’Ue “è giustificato, perché è un riconoscimento a questo nostro progetto di integrazione”. Un’integrazione pacifica e democratica. “L’Ue ha unito i paesi divisa dalla seconda guerra mondiale” e col tempo questo progetto europeo ha creato un realtà sempre più grande. “L’Unione – ha ricordato Barroso – è partita da sei paesi, arrivando a comprendere ventisette paesi”. E a luglio del prossimo anno la grande famiglia europea si allargherà ancora, con l’ingresso della Croazia. L’Europa, ha sottolineato il presidente dell’esecutivo comunitario, è oggi custode e garante dei valori della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani. “Questi sono i valori a cui tutti devono ispirarsi, e sono orgoglioso che l’Ue li stia sviluppando”. L’Unione europea con questo Nobel “dimostra di essere preziosa”, oggi più che mai. “Anche in questi tempi difficili l’Ue resta un modello d’ispirazione per tutti”.
Soddisfatto anche il presidente del Parlamento europeo. “Questo premio Nobel per la pace è per tutti i cittadini dell’Unione europea”, ha commentato Martin Schulz. “L’Ue ha riunificato il continente attraverso gli strumenti della pace, portando quelli che una volta erano acerrimi nemici insieme” e oggi, ha aggiunto, “quest’atto storico di riunificazione è stato riconosciuto”. “È il più forte riconoscimento” che l’Ue potesse ricevere, per Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. “Non è un premio per il progetto di integrazione e le istituzioni che condividono un interesse comune, ma – ha enfatizzato Van Rompuy – è un premio per tutti i 500 milioni di cittadini che vivono all’interno dell’Unione”. Resta solo da capire chi dei presidenti delle diverse istituzioni Ue andrà a ritirare il prestigioso riconoscimento.
Renato Giannetti
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