Il commissario europeo al Budget: “Modificheremo il Bilancio”
La proposta di variazione riguarderà solo studenti, scienziati, Ong e imprese
Bruxelles – Il programma Erasmus, almeno per chi ha già organizzato la sua partecipazione, è salvo. Poi, per il futuro, toccherà agli Stati decidere. Se ne fa garante il commissario europeo al Bilancio, Janusz Lewandowski. Con una dichiarazione diffusa in maniera un po’ carbonara, con un titolo che non aiuta a capire che si sta facendo un importante passo avanti: “Il Bilancio 2012 si sta prosciugando: i fatti”, il polacco in realtà assicura che si può stare tranquilli, non per tutti i programmi, ma per Erasmus, che permette ogni anni a migliaia di studenti di seguire i corsi in un altro paese dell’Unione, quasi al cento per cento. Anzi, in realtà ci sono molti progetti importantissimi che, a causa di mancati versamenti all’Ue da parte degli Stati, sono all’asciutto.
“I programmi che stanno finendo o hanno finito i soldi tre mesi prima della fine dell’anno sono nell’area della ricerca, della crescita, dell’impiego, dello studio (Erasmus), della salute, degli aiuti umanitari e della lotta contro la fame”, elenca il commissario, dipingendo di fatto una situazione tragica ben oltre quello che si immaginava. Il 23 ottobre Bruxelles, che già da un po’ sta negoziando su questo, chiederà nuovi fondi ai governi (che sono quelli che li hanno tagliati) per portare a termine i programmi avviati “ed abbiamo bisogno di parecchi miliardi per farlo”, dice Lewandowski. Però, “nel caso di Erasmus – precisa – il 70% degli studenti ha già ricevuto i suoi pagamenti. Del 30% che ancora aspetta la gran parte non avrà problemi perché i fondi nazionali degli Stati ci sono ancora. Qualcuno invece resterà senza soldi, ed è per loro che presentiamo la proposta di modifica del bilancio. E non posso immaginare che i nostri governi si rifiutino di investire nei giovani!”.
Il commissario ricorda poi che anche nel 2011 i soldi erano finiti, ma si mise una toppa anticipando 5 miliardi del bilancio 2012. Che però adesso non ci sono più, e ad essere scoperto è quest’anno, ma ancora non c’è un bilancio 2013 dove pescare, perché ancora lo si sta discutendo, e dunque bisogna che gli Stati paghino subito quel che devono. “Nella nostra proposta di modifica – dice Lewandowski – non ci sarà la richiesta di nemmeno un centesimo per le Istituzioni Ue, la proposta di variazione riguarderà solo gli studenti europei, gli scienziati, le Ong, l’impresa e gli altri per i quali il budget Ue fa la differenza”.
Lorenzo Robustelli