La crescita passa anche per il mare, perché “l’economia marittima ha un potenziale immenso”. Ne è convinto Josè Manuel Barroso, che intende porre lo sviluppo delle politiche marittime al centro dell’agenda e, soprattutto, al centro dei prossimi impegni economici dell’Ue. Tradotto, il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 “dovrebbe” tener presente delle potenzialità economiche del settore. Un invito rivolto agli addetto ai lavori, vale a dire Consiglio europeo e Parlamento europeo, chiamati a dover approvare la proposta di budget 2014-2020 della Commissione Ue. “Attualmente in Europa abbiamo un disperato bisogno di crescita e di occupazione”, ha ricordato il presidente della Commissione europea al termine del consiglio informale sulla Pesca a Limassol. “I mari europei sono ancora largamente inesplorati e dobbiamo spingerci oltre le conoscenze che abbiamo oggi per espandere il potenziale economico dei nostri mari”. Questo significa due cose: puntare sul mare e sfruttarne le risorse economiche, e destinare più fondi europei per questo obiettivo.
“Le energie rinnovabili possono offrire un contributo al raggiungimento dei nostri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 20% al 2020”, ha sottolineato Barroso. Allo stesso tempo “sviluppare le energie rinnovabili dal mare apre opportunità per l’industria navale” e vuol dire offrire “una formidabile opportunità per le piccole e medie imprese del settore”. L’Europa, ha ricordato il presidente della Commissione Ue, “ha una tradizione marittima senza pari”, e proprio per questo motivo “dobbiamo costruire su questa tradizione la nostra ripresa economica”. Si tratta per Barroso di un impegno “non tanto per l’Europa marittima ma per l’Europa nella sua interezza”. Ma per creare una ripresa economica dell’Ue fondata sui mari e gli oceani, servono soldi. “Non possiamo scindere il dibattito sulla crescita dal dibattito sul budget dell’Unione europea”, ha detto Barroso. “Un budget Ue orientato al futuro è il nostro strumento più importante” per far fronte alla crisi, e quindi “dato il suo grande potenziale, il sostegno al settore marittimo dovrebbe essere incluso nel quadro finanziario pluriennale”.
R.G.