“Il motore della ripresa resta l’industria”, ma l’industria da sola, in questi tempi di crisi, può fare poco. Serve allora più Europa, perché solo attraverso una politica europea che metta al centro il mondo delle imprese può permettere di uscire dalle turbolenze di questa congiuntura sfavorevole. Questo il messaggio che il presidente di Confindustria di Giorgio Squinzi, ha voluto mandare alla platea di TechItaly, la tre giorni sul Made in Italy organizzato dall’ambasciata italiana in Belgio. “E’ bello che questo evento si tenga qui, a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo”, dice non a caso Squinzi, che nell’Europa crede eccome. “La difficoltà del comparto automobilistico europeo – avverte – è un esempio di come le imprese abbiamo sempre più il fiato corto”. Per questo “è un bene che la Commissione europea presenterà il suo nuovo piano di politica industriale”.
Il 10 ottobre l’esecutivo comunitario approverà la proposta di nuova politica europea a sostegno dell’Industria, un testo articolato lungo quattro direttrici principali: l’accesso al credito per le imprese, l’accesso delle imprese ai mercati, i giovani, la garanzia di maggiori risorse per la ricerca e l’innovazione. Un piano che piace a Squinzi. “Confindustria lo accoglie con favore”. Così come “a livello europeo accogliamo con favore il ruolo prioritario che viene dati alla ricerca”. Ma anche per la ricerca vale lo stesso ragionamento fatto per l’industria: da sola serve a poco. Per questo, suggerisce Squinzi, “occorre fare in modo che la ricerca si traduca in applicazioni tecnologiche”, e allo stesso tempo le strategie del nuovo programma europeo per la ricerca (Horizon 2020) “devono essere accompagnate da decisioni coerenti in termini di bilancio”, perché “bisogna scongiurare i rischi di tagli ai fondi per la ricerca e l’innovazione”. Come Confindustria, continua Squinzi, “guardiamo con attenzione il negoziato in corso sul nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea”, che include al proprio interno anche il programma di ricerca Horizon 2020.
Renato Giannetti
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