Era uno dei membri dell’equipaggio della “Costa Concordia” e si trovava sulla nave da crociera quel maledetto 13 gennaio, quando l’imbarcazione finì sulle rocce vicino all’isola del Giglio e affondò. Nel naufragio morirono 32 persone. Il bulgaro Petar Petrov, primo ufficiale di macchina, fece sei corse in una delle scialuppe di salvataggio contribuendo a salvare più di 500 persone e lasciando la nave solo dopo che la Guardia Costiera aveva preso il controllo totale della situazione. Per il suo gesto il marinaio bulgaro ha ricevuto a Sofia un medaglia dal Parlamento europeo. Alla consegna del riconoscimento, assegnato per le attività che promuovono una migliore comprensione e una più stretta integrazione tra i cittadini dell’Unione europea o dà espressione concreta ai valori sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, c’era anche la commissaria alla Cooperazione internazionale e agli Aiuti umanitari, Kristalina Georgieva, che ha affermato che l’impresa di Petrov “ha dimostrato che i bulgari e gli europei in generale, che la gente comune può compiere imprese straordinarie”. A rappresentare il Parlamento europeo c’erano il deputato bulgaro del Pse, Kristian Vigenin, che ha celebrato il gesto dell’ufficiale di macchina come “la prova che oggi ci sono eroi in tempo di pace” e quello del Ppe Vladimir Urutchev che ha parlato di “solidarietà europea che ha una dimensione umana”. Lui, Petrov, ha solo detto di aver agito “per istinto” e di sentirsi “un normale cittadino”.
In tutto quest’anno le medaglie al valore assegnate dal Parlamento europeo sono 37. I vincitori saranno ricevuti a Bruxelles dal Presidente Martin Schulz il 7 e l’8 novembre.
A.B.