La presidente della Gue/Ngl Zimmer: Cerchiamo l’appoggio del Parlamento
La Gue/Ngl, Sinistra unita europea, ha deciso di portare il Fiscal Compact davanti alla Corte di giustizia dell’Ue perché, come ha dichiarato la presidente Gabi Zimmer, “viola il Diritto comunitario sia dal punto di vista materiale che formale”. Ma per farlo vuole prima provare ad avere l’appoggio del Parlamento europeo, un’eventualità che sembra piuttosto difficile da raggiungere visto che diversi partiti nazionali facenti capo ai Socialisti e Popolari europei lo hanno già approvato. Ma per la Zimmer non è una missione impossibile: “Il Fiscal Compact ha creato un malcontento trasversale in Aula perché ancora una volta il Parlamento europeo è stato messo da parte e privato delle sue competenze. E sono tanti ad essere stanchi di tutto questo”.
Il Patto di bilancio europeo è stato firmato lo scorso 2 marzo da 25 dei 27 Paesi membri dell’Ue. Essenzialmente obbliga di inserire nelle costituzioni nazionali la regola del pareggio di bilancio che impone che il rapporto fra deficit e Pil non debba mai superare lo 0,5%. Il Fiscal compact diventerà operativo il 1 gennaio del 2013 se almeno 12 Parlamenti lo avranno ratificato. Al momento sono nove i Paesi ad averlo approvato, tra questi l’Italia che lo scorso 26 luglio col voto di Pd, Pdl e Udc si è impegnata così tagliare per 20 anni 45 miliardi di debito pubblico all’anno.
Al momento della discussione del Fiscal compact in sede di Consiglio europeo, Gran Bretagna e Repubblica Ceca fecero invece capire che non avrebbero mai accettato una tale ingerenza nella propria politica fiscale e si scelse così la strada del patto tra nazioni che non è quindi un provvedimento Ue e non è stato perciò stato votato e approvato dal Parlamento europeo.
Proprio in questo punto risiede per la Gue l’illegittimità di questo provvedimento. Il Fiscal compact, attacca la Zimmer “è un sotterfugio che ignora il diritto di partecipazione del Parlamento europeo” e che che porterà “a violare i diritti sociali con tagli indiscriminati, questi diritti devono essere difesi”.
Per dare forza alla sua accusa la Sinistra ha commissionato uno studio al professor Andreas Fischer-Lescano del Centro per il Diritto e la Politica internazionale dell’università di Brema che gli ha dato ragione. Il dossier sarà adesso consegnato a tutti gli europarlamentari e al Presidente del Parlamento Martin Schulz.
Alfonso Bianchi
Per saperne di più
Scarica il dossier in inglese e in francese
2012_09_06_Fischer-Lescano_Gutachten-kurz_Fiskalpakt_060912 – EN
2012_09_06_Fischer-Lescano_Gutachten-kurz_Fiskalpakt_060912 – FR
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