François Hollande perde consensi, ed anche cittadini. I più facoltosi, almeno. Non è infatti solo il miliardario Bernard Arnault, l’uomo più ricco di Francia (è accreditato di una fortuna di 41 miliardi di euro), a volersi trasferire in Belgio, dove, per chi ha redditi stratosferici, le tasse sono un po’ meno pesanti di quel 75% che il presidente ha deciso di imporre dal primo milione in poi.
C’è praticamente la fila di francesi “fortuné” nelle agenzie immobiliari di Bruxelles, ed in particolare, scrive oggi l’agenzia di stampa Belga, da Engel&Völkers, la leader tra quelle specializzate nelle zone più chic della regno. Sembra che si vendano almeno cinque o sei case al giorno ai cugini francesi, scrivono i quotidiani fiamminghi De Standaard e Het Nieuwsblad. Non tutti i ricchi vengono a Bruxelles. Molti vanno anche a Londra o a New York pare.
“Io vado in media tre giorni alla settimana a Parigi”, spiega Philippe Rosy, dirigente del gruppo Engel&Völkers in Belgio, dove ha un giro d’affari di 134 milioni, il che vuol dire il 20% del mercato delle case che costano più di mezzo milione di euro. Che qui è tanto, ci si compra una casa cielo-terra (con giardino) di 200 metri quadrati in un bel quartiere. A Bruxelles (che è un agglomerato di 19 comuni) i francesi preferiscono i tre più eleganti: Uccle, Ixelles e Watermael-Boitsfort. Appena fuori dalla città si installano a Rhode Saint Genèse o Lasne.
Ad Uccle, ad esempio, vive da tempo Hugues Taittinger, erede della famiglia di produttori di champagne. Negli anni ’90 dovette vendere le sue quote per pagare le tasse, con quel che gli avanza si è sistemato in una bella villa su una tranquilla collina dove c’è l’Osservatorio astronomico. Ora ha preso la cittadinanza, è diventato belga, come spera di fare Arnault, il quale dovrà aspettare, sembra, almeno fino a dicembre.
L.R.