Il cantautore presenta a Venezia il documentario sulla musica greca e… sulla crisi economica
Vinicio Capossela e Andrea Segre. Una strana coppia alla 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il primo uno dei più amati cantautori italiani, da sempre alla ricerca di nuove sonorità. Il secondo uno dei documentaristi più apprezzati d’Europa che proprio a Venezia nel 2011 ha presentato il suo primo lungometraggio di finzione, Io sono Lì, che ha fatto incetta di premi negli ultimi dodici mesi.
Le strade del musicista e del cineasta si sono incrociate sulla via per la Grecia, per raccontare la storia del rebetiko, la musica tradizionale ellenica, e attraverso questo viaggio capire l’impatto che la crisi economica ha avuto su un popolo e sull’Europa intera.
“Vinicio mi ha chiamato a marzo di quest’anno per espormi la sua idea” racconta Segre “e mentre preparavamo il film ci siamo accorti che avevamo la possibilità di raccontare anche la storia di tante persone che si sono venute a trovare in una situazione di grande difficoltà a causa della congiuntura economica. Siamo partiti per la Grecia a metà giugno e abbiamo girato a Salonicco e ad Atene”.
Il rebetiko nasce negli anni Venti, è una musica popolare che già da allora ha dato voce alle proteste del popolo ellenico, a partire dalla guerra greco-turca. “Il rebetiko è una musica da osteria” spiega Capossela “si ascolta mangiando e bevendo, le sue canzoni parlano d’amore, di politica, di lotta sociale e sono una parte fondamentale della tradizione culturale greca. La prima volta che l’ho ascoltata dal vivo fu in un mio viaggio nel 1997, a Salonicco, e ne rimasi immediatamente affascinato. Ho iniziato a studiarla, ad ascoltarla e a un certo punto mi è venuto il desiderio di raccontarla, in un momento in cui il popolo greco sente di avere tutta l’Europa contro, venendo accusato di essere una delle cause della crisi economica europea. Un dissenso che esprimono anche attraverso il rebetiko”.
Capossela è co-sceneggiatore del film insieme a Segre e adesso si cimenteranno nel montaggio delle oltre novanta ore di girato che dovranno ridurre a una durata cinematografica. “Sarà un lavoro difficile, visto il bellissimo materiale che abbiamo a disposizione” aggiunge Segre. “Contiamo di riuscire a finire tutto per la prossima primavera, per poter presentare il film nei mesi successivi”.
Nel frattempo Vinicio Capossela è in tour con lo spettacolo Rebetiko Gymnastas – Esercizi allo scoperto, un viaggio musicale alla scoperta delle sonorità del rebetiko.
Alessandro De Simone