C’è chi arriva, chi torna e chi parte. In Commissione europea è il momento del cambio della guardia. Per via delle ferie, al palazzo Berlaymont i portavoce si riducono e si “prestano” il compito di rispondere per i colleghi assenti, mentre i commissari si alternano per assicurare una presenza costante di almeno un membro del Collegio. E’ la regola: la Commissione Ue non chiude mai, e almeno un commissario deve rimanere alla base. Questa settimana era di permanenza Antonio Tajani, vicepresidente responsabile per l’Industria. Lui ha presentato le ultime iniziative della Commissione. Da lunedì e per tutta la prossima settimana la permanenza toccherà a Andris Piebalgs, il commissario per lo Sviluppo, appena nominato membro del gruppo di alto livello per gli obiettivi di sviluppo del millennio post-2015 dal segretario generale dell’Onu.
La prossima settimana non ci sarà solo un cambio di commissari alla “guida” dell’esecutivo comunitario: si avvicendano anche i portavoce responsabili per le questioni economiche e monetarie, dato che il titolare, Simon O’Connor, resta fuori Bruxelles. Va in ferie Antonio Colombani, muto portavoce del commissario per la Concorrenza e fino a oggi incaricato di rispondere anche per conto del collega O’Connor. Al posto di Colombani ci sarà Olivier Bailly, capo della sezione, di ritorno dalle sue vacanze. Con lui, finalmente, si spera che la Commissione possa dare qualche risposta sulle questioni di politica economica e monetaria.