Le pelli di foca resteranno fuori dall’Europa. Un gruppo di deputati di vari partiti, guidati da Cristiana Muscardini (Fli) è riuscito a ottenere un impegno formale dal commissario europeo al Commercio Karel De Gought che nelle negoziazioni con il Canada per un accordo commerciale generale (Ceta), l’Unione europea farà rispettare il suo bando al commercio di prodotti di foca.
Muscardini nel maggio scorso era stata la prima firmataria di una lettera sottoscritta anche da Niccolò Rinaldi e Andrea Zanoni (Idv-Alde), Tiziano Motti (Udc-Ppe), e David Martin e Jorg Leichtfried del gruppo dei Socialisti e Democratici, indirizzata a De Gought, nella quale si chiedeva che le numerose prese di posizione europee, e non solo, contro il commercio dei derivati della caccia alle foche fossero pienamente rispettate anche in questa importante trattativa. Ben 102 eurodeputati, ricordavano Muscardini e colleghi, avevano scritto al governo canadese perché ponesse fine a questa caccia. Nella loro lettera i sette parlamentari sottolineavano anche “il rischio che in Parlamento non si trovi una maggioranza” per approvare l’accordo commerciale, in mancanza di un impegno su questo punto.
Nei giorni scorsi il commissario ha inviato una lettera ai deputati, ha reso noto Muscardini, nella quale “De Gought sottolinea quanto sia importante per l’Europa commerciare con paesi terzi basandosi sul rispetto di regole chiare e condivise, sul diritto alla sicurezza e informazione dei consumatoti e sulla difesa dei territori e degli animali come le foche che rischiano l’estinzione a causa dei repentini cambiamenti climatici e della caccia a cui da decenni sono sottoposte”.
Per la combattiva Muscardini, che è vicepresidente della commissione commercio internazionale al Parlamento europeo, “la risposta del Commissario De Goucht alla lettera è un segnale positivo e determinante per lotta a questa orribile forma di commercio e, al tempo senso, un segno di civiltà”.
L.R.