Incubo crisi anche per l’Ungheria, paese per il quale non si esclude un possibile salvataggio stile Grecia. ma questa volta non è un dramma, per fortuna Budapest non ha ancora adottato l’euro, il contagio non si allarga. Le negoziazioni per un’assistenza finanziaria sono infatti già avviate, e la Commissione europea non esclude che “l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale possano definire un possibile programma preliminare”. Un messaggio lanciato dopo la missione della Troika a Budapest condotta tra il 17 e il 25 luglio. Gli esperti di Commissione Ue, Bce e Fmi hanno rilevato infatti “una situazione di debolezza interna” che, sommata alla condizione di generale difficoltà internazionale, fa sì che “le prospettive economiche dell’Ungheria restano difficili anche oltre il breve periodo”.
Il quadro fornito dalla Troika non è dei migliori: le esportazioni, che in questo momento continuano a trainare l’economia nazionale, “perderanno terreno”, mentre sul piano interno “investimenti ridotti e consumi deboli continuano a rappresentare un freno per la crescita”. La situazione ungherese “sta facendo perdere fiducia” nel paese, e questo acuisce la crisi magiara. La missione della Troika, fanno sapere da Bruxelles, ha permesso “un primo utile scambio di opinioni” e la Commissione europea, in collaborazione con Bce e Fmi, ha intenzione a “continuare le negoziazioni” con le autorità ungheresi.
R.G.